Incubo tir, uccise a San Giorgio nonna e nipote

SAN GIORGIO. Grave incidente, giovedì 31 maggio, sulla statale 14 in pieno centro a San Giorgio di Nogaro. Un mezzo pesante, che trasportava lamiere di ferro, ha travolto e ucciso due donne che stavano attraversando la strada.
Travolte e schiacciate dal camion: muoiono nonna e nipote
A perdere la vita Barbara del Fabbro e Giustina Zorzet, nonna e nipote di 95 e 46 anni. La più giovane era la titolare de' Il mondo dei sogni, la catena di negozi di oggettistica presente a Tarvisio, San Giorgio di Nogaro e Grado.
Sono decedute sul colpo. Barbara Del Fabbro lascia il marito, un figlio di otto anni, la mamma e una sorella. Solo con l'ausilio della gru dei vigili del fuoco è stato possibile sollevare il camion e recuperare i corpi delle donne.
L'incidente è avvenuto intorno alle 12.20. Sul posto sono intervenuti l'elisoccorso e l'ambulanza da S.Giorgio di Nogaro, inviati dal centro operativo regionale, assieme a Vigili del Fuoco e Forze dell'Ordine. Una volta giunti sul posto, gli operatori sanitari non hanno potuto far altro che costatare la morte delle due donne.
Barbara Del Fabbro, con la bicicletta a mano (come da una prima ricostruzione dei fatti), aveva lasciato il negozio per la pausa pranzo. Si era incamminata sul marciapiede assieme alla nonna.
Dopo una decina di metri, le due donne nella zona delle strisce pedonali sono state investite da un mezzo pesante che trasportava lamiere di ferro, alla cui guida si trovava un uomo residente in provincia di Vicenza, sede anche della ditta di autotrasporti per la quale lavorava.
Come raccontano alcuni testimoni, un urlo tremendo ha fatto uscire in strada gli avventori del bar, i clienti della vicina banca e gli abitanti dell’attiguo condominio che si sono trovati davanti a una scena sconvolgente.
Si è quindi dovuto attendere, come anticipato, l’arrivo di una gru per sollevare il mezzo pesante e recuperare i due corpi, che sono stati trasportati all’obitorio dell’ospedale di Palmanova, a disposizione delle autorità giudiziaria.
Più sicurezza lungo la statale 14, più volte al centro delle polemiche dei residenti e dei commercianti di San Giorgio, costretti a subire il traffico intenso dei tir da quando sono iniziati i lavori per la terza corsia dell'A4.
Da Fiumicello a Cervignano, passando per Villa Vicentina e per gli altri Comuni interessati dal problema, i cittadini hanno più volte chiesto un intervento immediato per far cessare il continuo passaggio di mezzi pesanti che trasportano bramme metalliche lungo la statale.
Un'odissea che sembra non avere mai fine e che vede la città di San Giorgio sfortunata protagoniosta. Secondo i dati di Autovie Venete, nel 2017 sono transitati sull’autostrada A4 qualcosa come 12.672.622 mezzi pesanti (in aumento del 6,30 per cento) e 35.590.183 vetture (più 1.36 per cento): veicoli che, in caso di incidente, si riversano sistematicamente sulla strada statale 14. Solo pochi giorni fa un incidente lungo l'A4 ha mandato il traffico in tilt con il conseguente riversamento dei tir sulla statale 14.
Anche in quella occasione il sindaco di San Giorgio, Roberto Mattiussi, aveva rivolto un appello alla Regione per risolvere "una situazione insostenibile".
"Non so di chi sia la competenza di stanziare risorse o uomini, ma noi non possiamo essere lasciati da soli a gestire le emergenze sulle nostre strade (la statale 14 e la provinciale 80) -, non avendo personale. La polizia municipale può stare qualche ora a gestire gli incroci, non ha sufficienti uomini per farlo - ha spiegato il primo cittadino -. Nell’occasione chiederò che si ripristini un vecchio protocollo che, durante il periodo estivo e con l’aumento dei flussi turistici, prevedeva di mettere a disposizione personale appositamente formato, nei punti critici".
Le richieste dei sindaci della Bassa
Sindaci della Bassa senza mezzi e uomini, chiamati ad affrontare emergenze ormai croniche sulla viabilità ordinaria che attraversa i loro comuni, ovvero sulla Sr 14 e sulla Provinciale 80. Tutti chiedono personale di polizia sulle strade in caso di emergenza per incidenti sulla A4. Richiesta a cui ha risposto ieri la Prefettura. Ecco cosa avevano chiesto a febbraio i cinque sindaci della Bassa friulana
1. Daniele Galizio, Latisana
«Il cantiere aggrava una situazione già problematica, su una viabilità che da decenni soffre di criticità in quanto incrocia l’autostrada A4 con la Sr 14 e con la Regionale 354. Si tratta di uno snodo importante che mette in comunicazione tre direttrici, una in direzione Lignano e Bibione, che conta oltre 10 milioni di turisti l’anno, cui si aggiungono il traffico regolare e quello in direzione Trieste o Venezia. Sul ponte della A14 il disagio dei lavori si somma a quello già provocato dalla pessima infrastruttura e dal traffico estivo. Nel periodo estivo la A4 viene chiusa tre volte la settimana ed è su Latisana che il traffico viene dirottato».
2. Franco D’Altilia, Palazzolo dello Stella
«In caso di incidente in A4, il protocollo ci obbliga a mettere il semaforo in modalità lampeggiante sulla Sr14. Il traffico sostenuto forma lunghe code causate dal rallentamento provocato dalle rotatorie, con un numero di mezzi pesanti impensabile per la portata della strada. Il nostro comune è diviso in due dalla Sr14: il traffico sostenuto e l’inoperatività del semaforo rendono pericoloso e quasi impossibile per i cittadini l’attraversamento degli incroci».
3. Cristian Sedran, Muzzana del Turgnano
«I disagi non sono importanti se penso alla mobilità all’interno del comune, resta il problema degli spostamenti verso altri comuni per l’intasamento della Sr 14. In questi momenti di disagio l’attraversamento della statale, che divide a metà il paese, viene facilitato dal sottopasso pedonale e ciclabile di via Municipio, mentre per le auto rimane qualche criticità».
4. Pietro Del Frate, San Giorgio di Nogaro*
«San Giorgio e la sua periferia sono tagliati a metà dalla Sr14 e quindi risentono molto del disagio e del pericolo, creando difficoltà anche alla vigilanza».
5. Andrea Dri, Porpetto
«Credo che in caso di incidente nel tratto Porpetto-Ronchis il casello di Porpetto debba essere chiuso in entrata e in uscita ai veicoli pesanti (salvo quelli diretti nella Ziac), i quali devono rimanere in autostrada, a meno che per l’intervento di ripristino non si richieda un tempo molto lungo. In questo caso, prima di far uscire i camion a Porpetto, bisognerebbe forse usare la corsia di marcia opposta, aprendo un varco nei newjersey».
*San Giorgio di Nogaro ha eletto il nuovo sindaco il 29 aprile 2018. Le dichiarazioni risalgono a febbraio 2018
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I percorsi alternativi per far fronte alle criticità dell'A4
A febbraio è stato firmato un protocollo (che si va ad aggiungere a quelli già sottoscritti nell’aprile 2017 incentrati sulla sicurezza durante i lavori per la terza corsia in A4) che definiva un modello di intervento tempestivo per evitare le lunghe code e spostare il traffico lungo i percorsi alternativi delle strade regionali e statali.
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