Udine, la proposta grillina: "Via Mercatovecchio diventi un viale alberato senza traffico"

UDINE. Una strada pedonale e alberata, sul modello di viale XX Settembre a Trieste.
È questa la proposta per rilanciare via Mercatovecchio sintetizzata, in una nota, dal Movimento 5stelle Udine rappresentato in consiglio comunale da Pompea Maria Rosaria e Domenico Liano.
La proposta boccia senza mezzi termini la decisione della giunta Fontanini di riaprire al traffico – anche se in forma solo sperimentale per ora – il cuore del centro storico udinese. I grillini guardano anche alla Cina per trasformare la strada in un salotto della città.
«Questa scelta – tuonano – è figlia di una grave mancanza di visione del futuro e di comprensione delle problematiche della nostra società». Mentre a Roma il Movimento 5s governa con la Lega, in città rimarca con forza le distanze dal Carroccio e dal centrodestra asserendo che «questa visione grigia della città non ci appartiene. Noi sogniamo una Udine immersa nel verde, smart e a misura di cittadinio».
Secondo i grillini «attualmente il commercio udinese soffre della concorrenza dei centri commerciali, spuntati come funghi grazie alle precedenti amministrazioni di sinistra e di destra, e dei marchi esteri che hanno colonizzato anche il centro cittadino. Inoltre l’Italia ha il triste primato europeo di Paese con il più alto numero di morti per inquinamento, circa 80 mila all’anno, con costi elevati per la sanità pubblica».
Da questa analisi nasce l’esigenza di valorizzare l’arteria principale della città rendendola non solo luogo commerciale, ma anche culturale e sostenibile dal punto di vista ambientale.
«Un luogo di relax e di pace – sostiene il Movimento – con spazi ricreativi per gli artisti, dove le attività commerciali possono “uscire all’aperto”, con un bellissimo parco urbano e un polmone verde che porti ossigeno alla città. E senza barriere architettoniche per i disabili».
Fondamentale poi è la “mobilità sostenibile che deve prevedere – secondo il progetto dei 5 Stelle – al centro della strada una bella corsia per biciclette e un’altra per il trasporto pubblico ecologico che sostituisca la linea 1 da piazzale Osoppo a piazzale D’Annunzio».
In questo caso i grillini si rifanno, come idea, al tram senza rotaie della provincia dello Hunan in Cina, chiamato Art «con fermate – spiegano – dotate di pedane per la salita e la discesa in totale sicurezza per i cittadini disabili».
Progetto Innovare rilancia, invece, il referendum consultivo. «Incontreremo – annuncia il consigliere comunale da Federico Pirone – tutti i soggetti e i cittadini per discutere se e come scongiurare il pericolo di far tornare a Udine modelli superati”.
«La questione del centro – aggiunge Pirone – è gestita in maniera ideologica ed è ora di smetterla. La sperimentazione è frutto dell’accordo con la destra di Salmè che ha condizionato il voto e ora tiene in ostaggio, assieme alla posizione miope e minoritaria di qualche commerciante, la maggioranza comunale.
Non c’è alcuna condivisione con i cittadini, con le categorie, con gli operatori e nessuna progettualità in questa scelta che nasce senza prospettiva se non quella di cambiare per dimostrare di esistere.
Quanto passerà prima che vengano messi in discussione il piano di prevenzione dell’inquinamento e gli standard di Casa clima? Ci eravamo illusi che “Udine città della morte” non fosse un obiettivo programmatico e invece…».
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