Svastica sulla casa dell’ebrea deportata ad Auschwitz: in centinaia presenti al flash mob a San Daniele

SAN DANIELE. "Non avrete il mio silenzio". Con questo slogan centinaia di persone si sono radunate a San Daniele in via Piave 64 per manifestare contro gli atti di antisemitismo in città. Nella notte, proprio sopra il campanello di casa in cui visse Arianna Szörényi che il 16 giugno del 1944 fu prelevata assieme a tutti i suoi cari dalle SS a causa di un delatore che denunciò alle autorità le origini ebraiche della famiglia, è comparsa una svastica.

"Non avrete il mio silenzio", il flash mob a San Daniele
La croce uncinata è stata disegnata sopra il campanello in via Piave, luogo scelto per il flash mob organizzato nei giorni scorsi dopo la denuncia dei quattro consiglieri comunali che si sono visti recapitare messaggi antisemiti.
Dura la condanna del sindaco Pietro Valent, presente alla manifestazione: «È un gesto terribile, ignobile soprattutto perché chi l'ha fatto è ben consapevole del valore di quel luogo». In mattinata la svastica è stata coperta da un cuore rosso.
«Non ho idea di chi possa essere stato ma sono fiducioso che le indagini della Digos e gli organi preposti porteranno all'individuazione del responsabile o dei responsabili».
Presenti anche il vicegovernatore Riccardo Riccardi e l'assessore Zanier. Hanno voluto partecipare al flash mob diversi sindaci tra cui il primo cittadino di Colloredo di Monte Albano e Rive d'Arcano.
Le reazioni dal mondo della politica
Il governatore Massimiliano Fedriga. Il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, manifesta la propria vicinanza ad Arianna Szorenyi, deportata ad Auschwitz nel 1944, vittima di un grave episodio di intimidazione e intolleranza a sfondo antisemita. Oltre ad auspicare «l'immediata individuazione dei responsabili», riferisce una nota, il presidente Fvg ha espresso «il proprio vivo rammarico per un gesto che ferisce nel profondo una comunità come quella del Friuli Venezia Giulia già duramente messa alla prova dai tragici eventi del Novecento, che non avverte alcun bisogno di ulteriori momenti di divisione».
Giorgia Meloni (Fratelli d'Italia). Anche Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, è intervenuta: «Il tema dell'antisemitismo è un tema reale, è un tema presente ed è qualcosa su cui bisogna combattere in maniera trasversale senza ambiguità, in maniera compatta».
«Noi di Fratelli d'Italia - ha aggiunto - ci siamo e ci siamo sempre stati». Da diverso tempo, ha ricordato, «abbiamo proposto che il Parlamento italiano approvi all'unanimità una mozione per affrontare il tema dell'antisemitismo che ha diverse matrici».
Roberto Pascolat (Partito democratico). «Il Friuli civile si ribella all'incredibile episodio di intolleranza verificatosi ieri a San Daniele. Grazie alle associazioni che si sono mobilitate per testimoniare la vera anima della città collinare». Così il segretario provinciale del Pd di Udine, Roberto Pascolat .
«Lo spirito dei friulani - continua Pascolat - è rappresentato dal cuore che, nella notte, ha coperto il disegno della svastica e dal moto di ribellione voluto dalle associazioni locali dopo una serie di episodi preoccupanti ed esecrabili».
Il Pd, fa sapere l'esponente dem, «ha preso parte con i suoi iscritti alla manifestazione organizzata dalle associazioni di San Daniele». «Ogni atto di violenza, anche verbale, ogni atto di revisionismo vedrà sempre la nostra ferma condanna e - conclude il segretario provinciale - il nostro impegno per stroncare sul nascere ogni rigurgito nazifascista».
Il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli. Su Facebook il ministro Stefano Patuanelli è intervenuto con un lungo post: «Abbiamo il dovere di isolare e stigmatizzare atteggiamenti e comportamenti di questo tipo, sempre. Così come hanno fatto i cittadini di San Daniele che hanno immediatamente coperto la svastica con un cuore, manifesteranno pacificamente proprio sotto casa di Arianna Szörényi. Stiamo tutti sottovalutando il fenomeno: dove vive il pregiudizio si uccidono la storia e l'intelligenza».
Ettore Rosato, vicepresidente dlela Camera (Italia viva). «Ancora un episodio di antisemitismo, questa volta in Friuli Venezia Giulia. A San Daniele hanno disegno una svastica sulla porta di casa di una deportata ad Auschwitz». Lo scrive su Facebook Ettore Rosato, vicepresidente della Camera di deputati e coordinatore di Italia viva. «Non si tratta solo di ignoranza, tanta, ma di una manifestazione di odio sempre più ricorrente che non dobbiamo sottovalutare, che deve preoccupare le istituzioni e rappresenta una vera emergenza culturale per il nostro Paese», conclude.
Nella tarda serata di venerdì, 7 febbraio, è comparsa una svastica proprio sopra il campanello di casa in cui visse Arianna Szörényi.
La croce uncinata è stata fatta con il pennarello nero proprio accanto alla porta principale. Sul posto ha effettuato un sopralluogo la polizia. Il personale della Digos ha raccolto elementi e testimonianze per cercare di risalire al responsabile – o ai responsabili – del gesto. Gli investigatori verificheranno anche l’eventuale presenza di telecamere che potrebbero aver registrato immagini utili per le indagini.
Una svastica sopra il portone di Arianna Szörényi: le immagini nella notte
La storia di Arianna Szörényi è stata ricordata nel film “Anna Frank”. Vite parallele che è stato proiettato in tutto il mondo.
Il tema dell’antisemitismo era già venuto alla ribalta alla fine del 2019 quando Giovanni Candusso, consigliere di maggioranza che per quel gesto si dimise dalla Lega: il 31 ottobre aveva pubblicato un post su Facebook, un commento riferito all’istituzione in Senato della Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza, presentata da Liliana Segre. «Non capisco perché gli ebrei – aveva scritto Candusso –, si lamentano da millenni, quando qualcuno la pensa diversamente da loro».
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