Variazione degli orari di lavoro di Amazon, Assoespressi: «Non è un’estensione ma uno slittamento di inizio turno»
L’associazione di categoria che rappresenta le aziende fornitrici per le consegne dell’ultimo miglio di Amazon Italia Transport, relativamente alla protesta nello stabilimento di Fiume Veneto, ha precisato che «le misure in essere per proteggere la salute e la sicurezza dei dipendenti dei fornitori di servizi di consegna vengono sono state ulteriormente rafforzate»

«Secondo quanto previsto dall’accordo nazionale di Secondo Livello, le aziende fornitrici di servizi di consegna per l’ultimo miglio di Amazon hanno regolarmente comunicato ai propri dipendenti e alle organizzazioni sindacali la variazione dell’orario di lavoro con un preavviso di 15 giorni. Non si tratta, inoltre, di un’estensione del turno di lavoro degli autisti, ma di uno slittamento dell’orario di inizio turno fino a un massimo di 40 minuti».
Lo precisa in una nota Assoespressi - l’associazione di categoria che rappresenta le aziende fornitrici per le consegne dell’ultimo miglio di Amazon Italia Transport – precisando, relativamente agli articoli usciti in questi giorni inerenti Fiume Veneto, che «le misure in essere per proteggere la salute e la sicurezza dei dipendenti dei fornitori di servizi di consegna vengono ulteriormente rafforzate durante i periodi di temperature particolarmente elevate, come quelli che stiamo vivendo quest'estate».
In proposito le aziende associate hanno attuato una serie di misure, tra cui:
- campagne di sensibilizzazione e prevenzione sull’attività lavorativa in condizioni di caldo intenso; inviti ai lavoratori a segnalare tempestivamente eventuali situazioni che impediscano lo svolgimento in sicurezza delle proprie mansioni
- adeguamento dei carichi di lavoro nelle giornate più critiche; sollecitazione a segnalare eventuali malfunzionamenti dell’aria condizionata
- disponibilità costante di acqua per garantire un’adeguata idratazione durante l’attività lavorativa.
Per quanto concerne «l’estensione dell’orario di lavoro in orario notturno in periodi invernali, se un’azienda associata o un suo dipendente ritiene che un percorso suggerito non consenta alle persone di operare in sicurezza, è invitato a interromperlo ed effettuare una segnalazione».
Per quanto riguarda invece «i danni ai veicoli – conclude Assoespressi - le procedure sono regolate dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro Trasporti e Logistica (CCNL), che include specifiche disposizioni a tutela dei diritti dei lavoratori, tra cui che il primo danno non sia a carico dell’autista».
Precisazioni che arrivano dopo che nei giorni scorsi la Federazione italiana lavoratori trasporti (Filt Cgil) aveva espresso «profonda preoccupazione e ferma condanna per la «recente decisione unilaterale adottata da Amazon, di modificare gli orari di stoccaggio e carico dei vettori dei corrieri al centro di smistamento di Fiume Veneto. Tali modifiche rischiano di compromettere pesantemente, il benessere psicofisico dei dipendenti e violano gli accordi sindacali precedentemente sottoscritti a livello nazionale. Amazon a partire dall’8 luglio, ha attivato una modifica significativa degli orari di lavoro che interessa sia il personale di magazzino, la cui attività si svolge prevalentemente in fascia notturna, sia gli addetti alle consegne (“corrieri”), ai quali è stato imposto uno slittamento dell’orario di partenza, prolungando l’impegno lavorativo nel pomeriggio e nella sera».
I sindacati lamentavano di non essere stati consultati prima della riorganizzazione, contravvenendo ai protocolli nazionali siglati nel novembre 2021 e luglio di quest’anno. «Nonostante le nostre esplicite richieste di incontro congiunto con Amazon, l’associazione di categoria che la rappresenta e le aziende operanti nella filiera dell’ultimo miglio, non è stato avviato alcun dialogo» evidenzia la Filt, ritenendo tali scelte «dettate esclusivamente da logiche di profitto».
Con i nuovi orari le consegne Amazon, era stato evidenziato dai sindacati, si estendono generalmente dalle 8 alle 21, con opzioni ancora più flessibili per gli abbonati Prime. «Non è stato chiarito se questi nuovi orari siano una modifica strutturale o siano temporaneamente legati al picco del Prime day Estate 2025 (8-11 luglio)».
Si era inoltre puntato il dito sul fatto che «C’è un aumento significativo, aveva aggiunto la Filt Cgil, dei carichi di lavoro, con un numero crescente di pacchi da preparare e consegnare quotidianamente, e un incremento dello stress lavorativo. L’impatto sulla vita dei lavoratori è rilevante. Il sindacato osserva che per i corrieri il posticipo dell’orario di lavoro in estate, si traduce in una maggiore esposizione alle temperature più elevate, accrescendo i rischi per la salute e la sicurezza, in netta controtendenza rispetto ai recenti decreti regionali volti alla salvaguardia dei lavoratori esposti a colpi di calore. In inverno, quando cala la sera, c’è meno visibilità e aumentano i rischi. I danni ai veicoli vengono spesso imputati e trattenuti dagli stipendi», rivela la Filt.
Il sindacato chiede quindi il rigoroso rispetto degli accordi vigenti, l’attivazione di un confronto urgente con tutta la filiera Amazon, comprese l’associazione di categoria e le aziende operanti nell’ultimo miglio, misure concrete «per garantire la sicurezza, la dignità e la sostenibilità nel lavoro quotidiano» al di sopra delle logiche di business. Filt Cgil ha inoltre preannunciato che non rimarrà in silenzio, rinnovando l’invito a un confronto costruttivo e riservandosi di far valere le proprie ragioni nelle forme previste da legge e Costituzione.
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