L’agente ferito: sono contento di essere stato utile

Il friulano Christian Movio coinvolto nella sparatoria in cui è morto il presunto autore dell'attentato ai mercatini di Berlino: «Il comportamento del mio collega di pattuglia è stato esemplare»
L'agente di polizia Christian Movio, 36 anni, ricoverato all'ospedale di Monza con un proiettile conficcato in una spalla dopo essere stato ferito da Anis Amri, il killer di Berlino, 23 dicembre 2016. ANSA/ UFFICIO STAMPA POLIZIA +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++
L'agente di polizia Christian Movio, 36 anni, ricoverato all'ospedale di Monza con un proiettile conficcato in una spalla dopo essere stato ferito da Anis Amri, il killer di Berlino, 23 dicembre 2016. ANSA/ UFFICIO STAMPA POLIZIA +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++

MILANO. «Sono contento di essere stato utile in questo “marasma” che sta succedendo in Europa».

Queste le prime parole dell’agente di Polizia, Christian Movio, ferito questa notte a Sesto San Giovanni, riportate dal vicepresidente della Regione Lombardia Fabrizio Sala, subito accorso all’ospedale San Gerardo di Monza dove l’agente è stato trasferito dopo la sparatoria con il terrorista Anis Amri avvenuta all’alba.

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«Christian è sereno, sta bene - ha aggiunto il vice presidente Sala - l’intervento è riuscito. È tranquillo. Quando l’ho visto gli ho portato i saluti del presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, dell’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera e della giunta regionale».

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«Cristian - ha proseguito Sala - mi ha fatto anche il racconto della vicenda ed è eccezionale sia intervenuta la pattuglia: lui stesso aveva individuato il soggetto sospetto mentre erano in auto, quindi hanno proceduto ad un controllo.

Nel verificare gli oggetti che aveva addosso e nello zainetto questa persona si è insospettito quando questo gli ha risposto che era di Reggio Calabria e senza documenti.

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I due poliziotti hanno attivato tutte le procedure di sicurezza. Per questo possiamo parlare di “lieto fine”: Anis Amri infatti ha sparato a bruciapelo, di qui la reazione degli agenti».

«Una condotta esemplare - ha detto ancora Sala - ho trovato nel suo racconto anche una professionalità eccezionale.

Christian è l’emblema dei corpi di Polizia che funzionano in Italia, quindi un risultato straordinario, un’operazione di Polizia che è andata benissimo e questa condotta inorgoglisce la Lombardia e l’Italia».

«Il comportamento del mio collega di pattuglia è stato esemplare - ha rimarcato Movio -, ha reagito appena lui ha estratto la pistola dalla giacca e mi ha sparato. Io gli avevo appena chiesto di aprire lo zainetto».

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Movio è nato a Latisana nel 1981, ha vissuto la sua infanzia a Moimacco spostandosi poi a Povoletto.

Ha fatto le scuole medie a Cividale e le superiori a Trieste dove ha frequentato l’istituto Nautico.

Poi è entrato in Polizia dove presta servizio come agente dal 23 settembre 2008.

Movio in precedenza risulta avesse fatto servizio anche presso il reggimento Alpini di Venzone.

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