Il testimone di nozze dell’agente ferito: aspettiamo che torni in Friuli

«Christian Movio sta bene, è sommerso di visite e chiamate». I vicini di casa: «E’ un ragazzo tutto casa e lavoro»

UDINE. «Christian Movio sta bene, ha fatto l'operazione. Mi ha rassicurato al telefono ma siamo riusciti a parlare pochissimo. È sommerso di visite e telefonate. Lui ama il suo lavoro».

Appresa la notizia da un amico comune, il testimone di nozze dell'agente friulano ferito dal presunto killer di Berlino ha subito composto il numero del suo migliore amico per accertarsi delle condizioni di salute.

«Ci siamo tutti preoccupati, volevamo sapere come stava. Non abbiamo avuto modo di approfondire il discorso. Aspettiamo che torni in Friuli», ha raccontato l'amico d'infanzia di Moimacco, compagno di classe alle elementari e alle medie, che lo scorso anno è stato testimone quando ha sposato Ilenia, anche lei friulana.

L'amico ha raccontato che Cristian è dotato di una grande manualità, confermando quanto già detto da una vicina di casa: «Si sta costruendo la casa per un domani, se dovesse tornare a vivere in Friuli».

Cristian ha anche una «forte passione per le moto, quando possiamo ci facciamo un giro insieme».

I commenti dei vicini. «Uno di quei ragazzi che non trovi in giro, tutto casa e lavoro. Quando ho saputo la notizia dalla tv sono andata di corsa dalla mamma sapendo che era in casa da sola».

La vicina di casa Movio, in friulano parla di Christian, che conosce da tanto tempo.

«Viene qui ogni volta che ha qualche giorno di ferie per lavorare nella casa e metterla a posto per accoglierlo», dice un altro conoscente.

I Movio, infatti, abitano in un edificio di un paio di piani dove Christian, sposato da un anno, vorrebbe venire ad abitare occupando il primo piano, sopra a quello dove risiedono i genitori.

«Vorrebbe se possibile con il lavoro venire a stare qui». Figlio unico, dopo aver studiato a Trieste con l'intenzione di entrare nella Polizia marittima, Christian appena può torna in Friuli.

«Sono stati veramente bravi, lui e il suo collega - commenta un altro vicino - sono orgoglioso dei poliziotti e dell'Italia».

Argomenti:terrorismo

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto