Serracchiani telefona alla madre di Movio: orgogliosi delle nostre forze dell’ordine

Udine, la presidente della Regione commenta l’operazione di polizia che ha portato all’uccisione dell’autore della strage di Berlino: «Grazie all’agente friulano e complimenti per il suo coraggio»
Udine 11 Agosto 2016. Intervista a Debora Serracchiani. © Foto Petrussi / Petrussi Diego
Udine 11 Agosto 2016. Intervista a Debora Serracchiani. © Foto Petrussi / Petrussi Diego

UDINE. «Siamo orgogliosi delle nostre forze dell'ordine: persone normali che nel momento del bisogno e del pericolo sono sempre presenti e compiono il loro dovere senza esitazione».

Lo ha affermato la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, commentando l'operazione di polizia che ha portato all'uccisione dell'autore della strage di Berlino.

«A nome di tutta la comunità regionale e mio personale invio all'agente di polizia friulano Cristian Movio il nostro ringraziamento e i complimenti per il coraggio con cui, assieme al collega Luca Scatà, ha affrontato e neutralizzato il pericoloso assassino».

Nel pomeriggio la presidente Serracchiani ha sentito al telefono la madre di Cristian Movio, per accertarsi direttamente delle condizioni in cui si trova il figlio ed esprimendo soddisfazione per il buono stato.

«Siamo fieri che un figlio della nostra terra abbia saputo esprimere con coerenza i valori della legalità e della democrazia che ispirano le nostre forze dell'ordine.

Auguriamo a Cristian una pronta guarigione e - ha concluso Serracchiani - siamo vicini alla sua famiglia».

Parla il sindaco di Moimacco. «Sono orgoglioso del ruolo che Cristian Movio ha avuto nell'epilogo, seppur drammatico, di questa vicenda. Un orgoglio che deriva anche dalla consapevolezza che la ferita che ha riportato non è grave».

Lo dice il sindaco di Moimacco, Enrico Basaldella, parlando anche a nome della comunità in cui è cresciuto il poliziotto friulano.

Cristian si era trasferito con la famiglia a Moimacco sin dai primi anni '80. In paese ha frequentato l'asilo e le scuole elementari, mentre le scuole medie le ha fatte a Cividale.

Nonostante viva in Lombardia e i suoi genitori si siano trasferiti da una decina di anni in un altro centro friulano, Cristian mantiene ancora forti legami con i compagni di classe e gli amici di allora, che frequenta in occasione ad esempio delle cene di classe, come spiega il sindaco.

Un legame forte con la comunità che è stato mantenuto anche dal papà di Cristian.

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