I Tir saranno bloccati ai confini se l'autostrada A4 va in tilt

UDINE. Stavolta ci siamo per davvero. Dopo molte ipotesi, pour parler e tanti rinvii, il blocco dei Tir ai confini con l’Austria e la Slovenia diventerà realtà se l’autostrada A4, in caso di emergenza dovuta a incidenti o blocchi della circolazione, dovesse andare in tilt.
Cioè se la rete non dovesse reggere l’urto di un numero troppo elevato di veicoli, con gli inevitabili ingorghi che minano la sopportazione anche degli automobilisti più pazienti.
Lo studio al quale sta lavorando da mesi Autovie Venete in stretta collaborazione con la Polizia Stradale è ormai in fase di definizione. Si limano gli ultimi dettagli, si smussano gli ultimi angoli di un piano che a suo modo sarebbe rivoluzionario.
L’obiettivo è quello di gestire il traffico nelle situazioni di criticità, visto anche l’imponente cantiere (entro il 2018 saranno 31 i chilometri da Portogruaro a Palmanova interessati ai lavori per la terza corsia, ndr) che comporta restringimenti di corsia e velocità controllatissima (limite di 80 chilometri all’ora e una dozzina di autovelox impietosi), soprattutto in vista dell’estate, quando ci sarà la calata dei vacanzieri verso le nostre spiagge.
Il piano di Autovie e Polstrada prevede il rafforzamento delle pattuglie di Polizia e dei controlli su auto e camion, anche con il posizionamento degli ultimi cinque autovelox. Ma soprattutto è all’orizzonte il cosiddetto contingentamento dei mezzi pesanti, in casi di eccezionale gravità.
È chiaro che non sarà una misura che scatterà a cuor leggero, viste le migliaia di Tir che viaggiano ogni giorno in lungo e in largo tra Trieste e Venezia e che trasportano ogni genere di beni di consumo e riforniscono supermercati e negozi in decine di città. Ma se in autostrada dovesse verificarsi un grave incidente in un week end di esodo estivo, è altrettanto logico che il provvedimento scatterebbe.
I Tir provenienti dall’estero sarebbero costretti a una sosta obbligata nei pressi dei valichi, a Coccau, a Gorizia e Trieste in appositi parcheggi.
Per ora sono stati individuati l’area Sdag a Gorizia e l’autoporto di Pontebba, ma ne serviranno altri, visto che potrebbero essere fermati centinaia di camion.
La durata dello stop sarà ovviamente legata alla risoluzione dei problemi in autostrada, quindi dovrà essere gestita anche la fase della “ripartenza”, che sarà inevitabilmente “a tappe” per evitare intasamenti immediati.
Insomma, un grande lavoro in ottica sicurezza degli utenti che con tutta probabilità sarà testato già nei prossimi mesi, sicuramente entro l’estate. Autovie Venete, intanto, ha reso noti i dati relativi agli incidenti avvenuti nel tratto Portogruaro-Palmanova interessato ai cantieri della terza corsia e a quelli dell’intera rete.
Sul tratto Portogruaro-Palmanova, nel periodo dal 26 aprile (data di apertura del cantiere) al 31 dicembre, sono stati registrati 180 sinistri totali, contro i 164 dell’anno prima.
A un lieve aumento degli scontri solo tra auto (76 contro 73), c’è un evidente incremento di quelli che vedono coinvolti i mezzi pesanti, passati dai 91 del 2016 ai 104 del 2017. Se esaminiamo la situazione dell’intera rete, notiamo come gli incidenti siano aumentati dai 769 del 2016 agli 833 del 2017, con 202 feriti e 10 vittime.
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