Che cosa prevede la nuova ordinanza ? Strette sugli allenamenti e sulle consumazioni d'asporto. Fedriga: "Zona rossa? Il rischio c'è"

UDINE. Le operazioni di screening grazie ai tamponi rapidi antigenici, con la Regione che attende l’arrivo tra oggi e domani di altri 100 mila test oltre a quelli già in magazzino, per i sei Comuni giudicati maggiormente a rischio in Friuli Venezia Giulia, e cioè Claut, Castelnovo del Friuli, Paularo, Socchieve, Sutrio e Dolegna del Collio, cominceranno mercoledì.

Lo ha annunciato il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, nel corso della conferenza stampa nella quale ha spiegato le motivazioni che hanno portato alla scelta di non applicare la zone rossa in quei territori. Non soltanto, però, perché se è vero che nelle intenzioni della Regione c’è pure un ampliamento futuro dello screening a Comuni di dimensioni più grandi, è altrettanto vero che già tra i sei interessati potrebbe essere ampliato il territorio di verifica come, ad esempio, nel caso di Claut che dovrebbe abbracciare anche le aree di Cimolais e Andreis.

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Confermata, andando oltre, la nuova – decisamente mini – stretta locale. Fedriga, infatti, ha deciso di vietare da domani la possibilità di consumare all’aperto, e in particolare fuori dai locali, cibo e bevande acquistate per asporto, così come ha messo la parola fine ad ogni attività sportiva non professionistica al chiuso e all’aperto.

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Udine 16 novembre 2020 Tamponi alla fiera ©Foto Petrussi

È diventato soltanto una forte raccomandazione, data l’oggettiva difficoltà di controllo, invece il divieto di frequentare nuclei familiari diversi dal solito così come viene chiesto a tutti di utilizzare il Trasporto pubblico locale soltanto in caso di reale necessità.

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Il presidente, infine, non ha nascosto come venerdì il Friuli Venezia Giulia rischi di essere inserito in zona rossa da parte del Governo nazionale sia per l’aumento dei contagi sia per aver superato le soglie critiche di occupazione dei posti letto in Terapia intensiva e in area medica.

“Il pericolo c’è – ha ammesso Fedriga _ anche se non abbiamo certezze assolute perché ci troviamo in una situazione molto strana. Quando i nostri dati erano miglioramento, infatti, ci hanno messo in zona arancione, mentre adesso saremmo in area gialla anche se noi, quotidianamente, ci accorgiamo che siamo più in difficoltà. Per quello come Regioni avevamo chiesto di modificare, rendendoli più semplici, i parametri di valutazione”.

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