Cantone apre un fascicolo: «Indago sul caso aeroporto»

UDINE. Inammissibile che il compenso di un dirigente pubblico non sia noto a tutti su Internet, verificabile con un clic.
Lo hanno appurato personalmente i tecnici dell’Alto commissariato anti corruzione e la loro relazione al commissario, il magistrato Raffaele Cantone, è stata semplice: dello stipendio di Paolo Stradi, direttore generale dell’Aeroporto del Friuli Venezia Giulia, non c’è traccia. In nessun sito istituzionale.
E così Cantone ha fatto aprire un fascicolo, annunciando che indagherà sul caso. Il magistrato che era a conoscenza nei minimi particolare dell’inchiesta del nostro giornale e che ieri si è ritrovato la questione privacy-compensi sul “Corriere della Sera”, con un lungo e dettagliato reportage di Gian Antonio Stella, non ci ha visto più.
Dal suo ufficio romano ha avuto una lunga conversazione sull’argomento con la ministra della Pubblica amministrazione Marianna Madia. «La questione privacy non è accettabile - ha spiegato in serata Cantone al Messaggero Veneto - nella forma nella quale è stata presentata e portata avanti dai vertici della società Aeroporto».
Il commissario e la ministra hanno convenuto quindi che è assolutamente obbligatorio rendere noti, su Internet, tutti i compensi erogati da un qualsiasi ente pubblico. Che sia la società dell’acquedotto o quella che è responsabile di far volare gli aerei.
Ecco perchè Cantone ha deciso di aprire un fascicolo e lunedì mattina formalizzerà, attraverso l’invio di una lettera, tutta una serie di richieste al presidente della società Sergio Dressi e al Cda.
«Aspettiamo le risposte sul caso - ha aggiunto Cantone - e ci auguriamo che siano esaurienti». Ai piani alti del Commissariato si fa intendere, dunque, che i dirigenti dell’Aeroporto non potranno accampare il tema della privacy come scusa.
«Le informazioni riguardanti la situazione finanziaria di un funzionario pubblico - fanno sapere dall’Alto commissariato - non possono essere in alcun modo celate».
Dunque si profila l’ennesimo grattacapo, all’orizzonte, per il presidente Dressi e per il Cda dell’Aeroporto. L’Alto Commissario anticorruzione, voluto dal Premier Matteo Renzi, ha competenza in materia di prevenzione e contrasto della corruzione e di altre forme di illecito nella pubblica amministrazione. Svolge indagini di iniziativa propria o per fatti denunciati.
Elabora analisi e studi per prevenire l’evolversi dei fenomeni illeciti. Effettua monitoraggi su procedure contrattuali e di spesa da cui possa derivare danno erariale.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto