Udinese sopraffatta da mille emozioni, così si riscopre social
Magda Pozzo posta il video del coro della squadra dedicato a papà Gianpaolo. I giocatori pubblicano per tutto il giorno. Okoye: «Per club, tifosi e città! Alé Udin»

UDINE. Stavolta resteranno impresse nella memoria e non vivranno giusto il tempo di uno scroll. Sono tutte le stories, i video, le emoticons, le dediche, i cuoricini, le canzoni e gli screen con cui l’Udinese ha festeggiato la salvezza celebrandola su Instagram, il social dove la famiglia bianconera si è data appuntamento spontaneamente.
Album di famiglia
Saranno i tempi moderni, quelli in cui non ci si affida più agli album rilegati in pelle per scandire le tappe più significative della vita con le foto, ma per fissare nella memoria l’evento-salvezza vissuto a Frosinone, tra qualche anno si potrà ricordare l’assortimento di sensazioni postate da tutti i protagonisti che hanno contribuito a raggiungere il risultato sofferto dopo tanti patimenti.
In questo album di famiglia, la foliazione non può non cominciare da Gianpaolo Pozzo, ripreso nel video in cui la squadra canta a squarciagola: «Un presidente, c’è solo un presidente!».
Il patron balla assieme ai giocatori nello spogliatoio di Frosinone e segna il ricordo di una liberazione. È la figlia, Magda Pozzo, a postare il video sul proprio account – @grinta14 –, dove il ritratto della felicità è anche nella foto in cui la Chief Commercial Officer di Udinese Calciostrategic abbraccia Fabio Cannavaro, con un doppio pollice rivolto in alto. «Sopraffatta dalle emozioni», scrive dopo aver vissuto la lunga serata assieme al fratello Gino e al padre. Insieme, come in famiglia per l’appunto.
Tutti insieme
Ma anche come il motto lanciato da Cannavaro nelle ultime giornate di assidua ricerca all’obiettivo poi centrato. Che il tecnico abbia fatto breccia con questo motto nelle teste dei giocatori lo conferma Keinan Davis, scatenatosi anche su Instagram a suon di stories per fissare il ricordo memorabile del suo primo gol con la maglia dell’Udinese, del gol salvezza.
C’è il “Tutti insieme” nella foto in cui la squadra si abbraccia al fischio finale, ma c’è anche un post che riassume incredulità e gratitudine: «Quasi tutti i giorni mi sveglio e non riesco a credere che la mia vita sia andata così. Grazie a Dio».
Così l’inglese che ha cambiato la sua foto profilo, scegliendo quella in cui appare ebbro di gioia e a petto nudo mentre corre a festeggiare il gol salvezza con la maglia appena sfilata tenuta in mano. Anche l’altro grande protagonista di serata, Maduka Okoye, è scatenato tra le stories, dapprima col ringraziamento da buon credente («God is greatest») e poi con le dediche: «Per il club, i tifosi e la città! Alè Udin», prima del video della festa in cui la squadra canta e balla con i tifosi sotto lo spicchio loro riservato allo Stirpe.
Sì, tutti insieme, proprio così Fabio Cannavaro ha ripreso i suoi giocatori nel video che il tecnico ha postato sul suo account ufficiale. Sono le 4.01 mentre la squadra viaggia in pullman di rientro dall’aeroporto e canta un coro in cui tutti inneggiano a Maradona nel ritornello. Il mister li riprende in silenzio unendo due mondi apparentemente lontani, i suoi ricordi napoletani e il suo traguardo appena raggiunto.
Fratellanze
E come in tutti gli album di famiglia che si rispettano non potevano mancare le foto dei gradi di parentela, come quella dei balcanici Jaka Bijol, Sandi Lovric e Lazar Samaradzic, ritratti insieme in foto, o degli africani d’origine Festy Ebosele e Kingsley Ehizbue, davvero scatenati nel video in cui ballano e cantano in spogliatoio. Molto più composti, invece, appaiono i “fratelli” argentini Roberto Pereyra, Nehuen Perez, Martin Payero e Lautaro Giannetti, che si fanno immortalare in una posa d’altri tempi, eleganti in aereo.
«Objetivo cumplido» fa da titolo alla foto che si condividono e che non ha bisogno di traduzione, così come le emoticons con gli abbracci, il cuore rosso, oltre a quelli bianconeri, e una faccina con gli occhi lucidi che può sembrare anche un segnale d’addio? In mezzo a loro c’è anche quel Florian Thauvin che sul suo profilo ha condiviso anche una foto con i sorridenti Christian Kabasele e Hassane Kamara, scrivendo «Grazie fratelli», mentre Kamara aggiunge: «La modalità guerra era attivata. L’abbiamo fatto. Grazie!». E Kabalese integra con un «Per noi» nel suo post, che la dice lunga sulle emozioni provate anche da chi è rimasto a lungo ai margini e non ha potuto scaricare in campo l’adrenalina.
Proprio come Enzo Ebosse, infortunato di lungo corso, che sotto la foto di squadra ha scritto «30 anni di fila». Ha pensato al club il camerunense, esattamente come Daniele Padelli: «Con tutte le difficoltà del mondo... Ma sono 30», mentre Marco Silvestri, infortunato, ha postato un video fatto in casa con una candid camera in cui si scioglie in un lungo abbraccio con sua moglie al triplice fischio. «In questo abbraccio è racchiuso tutto ciò che è stato in quest’anno. Siamo salvi», Già, proprio così, Marco. Sintesi perfetta.
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