L’Udinese brinda, contro l’Atalanta è stata un’operazione chirurgica
Ai bianconeri basta un’altra rete di Zaniolo nel primo tempo per battere i bergamaschi, poi la squadra di Runjaic chiude la porta: dopo un mese e mezzo, non subisce gol

Nove punti su nove con le squadre nerazzurre della Serie A: dopo Inter e Pisa, l’Udinese fa bottino pieno anche contro l’Atalanta, ma il fattore “cromatico” non è il modo per tirare in ballo la fortuna. La Zebretta è stata chirurgica: ha sfornato una prestazione concreta ed equilibrata per sconfiggere, per la prima volta in campionato, la Dea bergamasca.

I bianconeri hanno capitalizzato al massimo il gol messo a segno da Zaniolo nella parte finale della prima frazione, il terzo in quattro gare: se nel bilancio personale si mette anche la clamorosa traversa centrata contro il Lecce, l’unica avversaria risparmiata, allora si può tranquillamente dire che il numero 10 è entrato pienamente nei meccanismi di gioco dell’Udinese e, di conseguenza, anche nei cuori del popolo bianconero che ieri l’ha acclamato a scena aperta subito dopo la sostituzione, scattata poco prima della metà della ripresa, una mossa ricorrente che indica anche la prossima tappa nel percorso del recupero completo di un giocatore che resta ancora un patrimonio del calcio italiano.

Ha ancora un’autonomia ridotta, dettata da una serie di stagioni disputate a spizzichi e bocconi, dove il part time era una parola d’ordine. Proprio per questo ha voluto a tutti i costi l’Udinese che gli ha subito ritagliato un ruolo chiave nel quadro di una fase offensiva che va affinata, ma che sta crescendo per produttività, come conferma anche la partita di ieri, chiusa con 10 tiri totali di cui la metà nello specchio difeso da Carnesecchi che, subito dopo il vantaggio, ha salvato in tuffo la propria porta da una botta di Karlstrom indirizzata sotto la traversa.
La qualità del gioco? Lo stesso Runjaic in sede di commento ha evidenziato come la soddisfazione non significa ancora perfezione. Vorrebbe maggiore aggressività, il tecnico bianconero, soprattutto quando gli avversari impostano la manovra dal basso. Questione di mentalità, di gambe (e fiato) o solo di ordine tattico? A questo quesito può rispondere sempre il tecnico tedesco che ha spiegato di non voler scrutare un orizzonte troppo lontano. Perciò sotto con la Roma e quindi con l’ultima sosta di campionato dell’anno solare che precede il turno interno con il Bologna. A quel punto, dopo 12 giornate, praticamente con un terzo di torneo disputato, si potranno fare delle considerazioni sulla vera “statura” dell’Udinese che ora è nella scia del treno per l’Europa.
Lo scalpo dell’Atalanta vale questa posizione e il sorpasso sugli stessi bergamaschi che, dopo il passaggio di consegne da Gasperini all’allievo Juric e complici gli impegni di Champions, stanno facendo una fatica del diavolo a mantenere un ritmo elevato, sia in classifica, sia nelle partite, considerando che la Dea – almeno quella vista all’opera al Friuli - Bluenergy Stadium – è stata tutt’altro che forsennata nelle ripartenze, il marchio di fabbrica delle stagioni “gasperiniane”.
Mister Kosta, invece, ha ritrovato un <CF1002>clean sheet</CF> dopo un mese e mezzo. L’ultima volta che non aveva subito un gol aveva chiuso sempre sull’1-0, a Pisa. L’ha fatto con Kabasele al centro della difesa, con Solet a sinistra e Bertola (non Goglichidze) a destra, sostituito nel finale dal baby Palma. L’ha fatto anche attraverso un ordine tattico encomiabile con Zanoli a destra e Kamara a sinistra che ha saputo anche calibrare le sortite offensive per sostenere una mediana composta da Karlstrom ed Ekkelenkamp che ha dato ad Atta la licenza di sganciarsi spesso e volentieri per aggiungersi sulla trequarti alla coppia d’attacco composta da Zaniolo e da un generoso Buksa che ha preso il posto dell’infortunato Davis, tenuto a riposo per avere una chance con la Roma. Una formazione che ha saputo anche soffrire per murare l’Atalanta nella ripresa. Quando Bayo e Piotrowski hanno sostituito Zaniolo ed Ekkelenkamp. Con lo spirito giusto.
UDINESE – ATALANTA 1 – 0
UDINESE (3-5-2) Okoye; Bertola (30' stPalma), Kabasele, Solet; Zanoli (30' st Ehizibue), Ekkelenkamp (24' st Piotrowski), Karlstrom, Atta, Kamara; Zaniolo (24' st Bayo), Buksa (40' st Zarraga). All. Runjaic.
ATALANTA (3-4-2-1) Carnesecchi; Kossounou (39' Brescianini), Hien, Djimisti; Zappacosta, Ederson, Pasalic, Zalewski (32' st Bellanova); Sulemana (15' st Lookman), Samardzic (32' st De Ketelaere); Scamacca (15' st Krstovic). All. Juric.
Arbitro Fabbri di Ravenna.
Marcatore Al 40' Zaniolo.
Note Ammoniti: Kamara per comportamento non regolamentare; Ederson, Krstovic, De Ketelaere per gioco falloso. Angoli 5-4. Recupero 1’ e 4’. Spettatori 20.167 spettatori ( 13.822 abbonati) per un incasso di 282.269 euro (148.252 quota abbonati).
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