Tim Duncan, il mito col carattere friulano

Gli chiedi di raccontare in poche parole Tim Duncan, uno dei giocatori simbolo della Nba negli ultimi vent’anni, e coach Messina ti spiazza. «Semplice - risponde - Tim ha il carattere da friulano. Silenzioso, esigente con se stesso, ma se ti dà fiducia è capace di darti anche l’anima. Insomma, io sono stato un anno in Friuli e ho apprezzato il carattere dei friulani. Beh, Duncan lo posso definire un friulano».
Messina va orgoglioso del rapporto instaurato con il faro dei San Aantonio Spurs. «È un esempio oper tutti. Io sono arrivato in palestra per la prima volta a San Antonio il 15 agosto. Mancava un mese e mezzo dall’inizio della preparazione e lui era sul parquet ad allenarsi a provare e riprovare dei movimenti». Tim Duncan ha quasi 39 anni e stava per iniziare la sua 19esima stagione nell’Nba. Basta questo per descrivere questo campione». Che ha imparato ad apprezzare le doti da tecnico dell’allenatore più titolato del basket italiano. «Sì, credo mi apprezzi come tecnico - spiega il coach - ma del resto credo mi abbiamo presentato bene Manu Ginobili e Marco Belinelli, sono stato fortunato».
Il “friulano” Duncan ha cambiato la storia dell’Nba da quando dalle Isole Vergini è piobato a San Antonio. Nel 1999, stagione breve per lo sciopero dei giocatori, ha condotto gli Spurs al primo titolo assieme all’ammiraglio David Robinson. Poi l’ala dalla tecnica terrificante ha fatto crescere nuovi fenomeni come il francese Tony Parker e Manu Ginobili conquistando altri quattro anelli. Una dinastia, che potrebbe anche continuare perchè ai tre “anziani” nelle scorse finali si è aggiunto un altro fenomeno come Kiwi Leonard, il futuro della franchigia del Texas. (a.s.)
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