Scuffet resta all'Udinese

UDINE. Simone Scuffet dice no all’Atletico Madrid e rimane all’Udinese. Impossibile non parlare di colpo di scena per una trattativa che sembrava ormai in dirittura d’arrivo. A farla saltare è stata la volontà del giocatore che, dopo un consulto con la sua famiglia e il procuratore Claudio Vagheggi, ha deciso di restare almeno per un’altra stagione in bianconero. A questo punto, non dovrebbero esserci nuovi sviluppi da qui alla chiusura del mercato e quindi si può dire che Simone sarà il portiere dell’Udinese per la stagione sportiva 2014-2015.
L’accordo tra i club
La società, come ha fatto sempre nel corso di questa vicenda, non ha emesso alcun comunicato per chiudere il capitolo Scuffet-Atletico Madrid. Ufficialmente per l’Udinese non è mai stata aperta una trattativa ufficiale con alcuna società per Scuffet. In realtà Gino Pozzo pare avesse trovato l’accordo con il club campione di Spagna sulla base di 9 milioni di euro più altri 2 di bonus (più o meno gli stessi soldi presi dall’Inter per Handanovic) rinunciando così a una percentuale sull’eventuale cessione di Simone a un altro club da parte dell’Atletico.
Ingaggio
Scuffet ha detto no a un ingaggio da 900 mila euro a stagione per cinque anni, ovvero 4,5 milioni di euro. A Udine ne prenderà 300 a stagione, di fatto, quindi rinuncia a 3 milioni. Una scelta coraggiosa perchè certi treni possono passare una sola volta nella vita, ma che dimostrano comunque la purezza e la solidità morale del ragazzo e della sua famiglia. Papà Fabrizio e mamma Donatella hanno recitato sicuramente un ruolo importante nella decisione del ragazzo: considerano più giusto e vantaggioso che Simone maturi a Udine dove tra l’altro può completare gli studi (tra un anno è atteso dagli esami di maturità).
Il papà
«Niente Atletico Madrid, siamo contenti così». Con queste parole Fabrizio, padre di Simone, ha confermato la decisione presa. «Il procuratore Vagheggi ci ha relazionato sulle cifre dell’offerta e poi di comune accordo abbiamo fatto la nostra scelta». Una scelta che definire coraggiosa è poco. Rinunciare a quella montagna di denaro non è da tutti. Al tempo stesso significa che il ragazzo è consapevole delle proprie qualità ed è convinto che altri treni simili gli passeranno davanti in futuro.
Scuffet si è regolarmente allenato con i compagni e nel pomeriggio, come tutti i compagni, ha vissuto qualche ora di libertà. Fatta la scelta, potrà rimettere la testa completamente dentro il lavoro quotidiano e preparare l’amichevole di domani a Villaco con il St Pauli con una consapevolezza: oggi ancor di più sarà l’idolo dei tifosi e al tempo stesso le sue responsabilità aumenteranno.
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