Oxilofrina dopante se assunta in prossimità delle competizioni

Sull'uso della oxilofrina da parte di atleti - la sostanza al cui test sono risultati positivi Asafa Powell e Sherone Simpson - ci sarebbero diverse scuole di pensiero e parecchi distinguo. C'è chi...

Sull'uso della oxilofrina da parte di atleti - la sostanza al cui test sono risultati positivi Asafa Powell e Sherone Simpson - ci sarebbero diverse scuole di pensiero e parecchi distinguo. C'è chi ritiene la oxilofrina una sostanza dopante, chi invece non la reputa tale e chi, ancora, pensa che sia tale ma soltanto ad alcune condizioni. Le analisi sui medicinali e sugli integratori sequestrati nelle stanze d'albergo di Powell, Simpson e del loro preparatore atletico (analisi che dovrebbero essere affidate ai Ris di Parma) puntano sostanzialmente a verificare innanzitutto la presenza della oxilofrina. La sostanza è uno stimolante della famiglia delle anfetamine, simile per struttura chimica all'efedrina, utilizzata in caso di ipotensione arteriosa per aumentare la frequenza cardiaca e inserita nella lista degli stimolanti specifici proibiti dalla Wada, l'agenzia mondiale antidoping che ha messo in moto le indagini della Procura di Udine. Si tratta, quindi, di una sostanza considerata dopante se assunta in prossimità delle gare. Gli inquirenti stanno cercando di capire se sia proibita l'assunzione anche lontano da questi appuntamenti. Secondo quanto riporta la versione italiana del Codice mondiale antidoping scaricabile in internet e contenente la lista di sostanze e metodi proibiti 2013, la somministrazione di metilsinefrina (differente nome della oxilofrina), è proibita in competizione.

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