Guidolin e l’errore di Maicosuel: «Per me è una ferita che sanguina ancora»

L’intervista
«Ma voi mi volete male, sembra quasi che esista un cucchiaio che scandisce i tempi e che con regolarità puntualmente ritorna». Francesco Guidolin, nel momento in cui sente il nome di Antonin Panenka, capisce subito dove vogliamo andare a parare. L’ex centrocampista della Cecoslovacchia degli anni Settanta e Ottanta ha confessato di essere un tifoso dell’Udinese. Ma Panenka è anche l’inventore dell’esecuzione dal dischetto con il cucchiaio, quel cucchiaio che Guidolin detesta dopo l’errore dal dischetto del brasiliano Maicosuel che nella sfida con lo Sporting Braga con un scavino passò di fallo il pallone tra le braccia del portiere. Morale? Addio Champions League. «Sono contento che Panenka abbia confessato la sua fede calcistica per l’Udinese – le prime parole di Guidolin –, viene ricordato per quel colpo perché fu il primo ad effettuarlo, ma io lo ricordo bene come calciatore: era un ottimo centrocampista, aveva talento e qualità. E ora avanti con la prossima domanda, tanto me l’aspetto già».
Beh, quando si parla di rigore tirato a cucchiaio non può non venire in mente Maicosuel.
«Vorrei dirvi di lasciarmi in pace e che mi volete male, ma so che non è così. Quel rigore e quell’eliminazione è una ferita che non si è mai chiusa, ogni tanto viene riaperta e vi posso assicurare che quando succede sanguina copiosamente».
Proprio impossibile dimenticare?
«É stata la più grande delusione della mia carriera di allenatore. Io quando perdevo stavo sempre male, ma mai come quella sera. Sono stati momenti davvero brutti».
Si ricorda tanto l’errore di Maicosuel, ma e i due gol sbagliati da Armero? Vogliamo parlarne?
«Anche lui, solo davanti al portiere, pur avendo a fianco due compagni smarcati, decise di tentare lo scavino. E prese il terreno. É successo di recente anche a Sterling, del Manchester City, in Champions ma a lui hanno dato il rigore».
Mister, non si abbatta. A Udine i ricordi sono soprattutto belli.
«Ah certamente. Quattro volte in Europa e la quinta sfiorata. Se avessimo battuto la Fiorentina nella semifinale di Coppa avrei fatto en plein». —
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