Balzaretti svela i piani dell’Udinese: «Stiamo ancora aspettando Pereyra»
Il nuovo direttore tecnico ha ammesso che il club bianconero spera di poter contare sull’argentino che da svincolato sta valutando altre offerte

UDINE. «Pereyra si è preso del tempo e noi lo stiamo aspettando. Ha avuto una proposta da parte del club e lui sa che se avesse la volontà di continuare ne saremmo felicissimi, altrimenti sarà sostituito perché la forza di questo club è di avere pronta la soluzione successiva».
È il nuovo direttore tecnico Federico Balzaretti a lasciare ancora aperta la porta al ritorno in bianconero di Roberto Pereyra, il capitano che l’Udinese sente di avere ancora in casa nonostante il “Tucu” si sia appena svincolato, ma soprattutto l’uomo ideale per sostituire un big come Lazar Samardzic, sempre più annunciato in partenza.
Al momento questo gioco a incastro resta solo una supposizione plausibile tra i possibili scenari di mercato, ma non ci sarebbe da stupirsi se l’ipotesi prendesse sempre più corpo, in linea con le dichiarazioni con cui Balzaretti non ha posto il veto alla cessione del talento serbo corteggiato da Inter, Napoli e Milan: «Siamo in una fase molto embrionale e tutto è in divenire. Samardzic è forte, se ne sono innamorate troppe squadre, e noi speriamo che possa rimanere. L’idea e la voglia è di godercelo ancora, ma sapete meglio di me che il mercato può portare a scenari differenti, e se dovesse arrivare un’offerta davvero importante, allora ci sederemo attorno a un tavolo e la valuteremo».
Il tutto rivolto ai giornalisti intervenuti alla sua presentazione nella press room del Friuli, dove Balzaretti è stato subito chiamato in causa sulle questioni più spinose del mercato bianconero, e quindi anche sul rischio di perdere anche Rodrigo Becao e Beto, altri due leader nei rispettivi ruoli. «Il mercato è aperto, l’Udinese è una società solida che non ha bisogno di vendere – è stata la sua premessa –, ma valutiamo tutto quello che succede e sappiamo che se dovessero arrivare delle offerte che corrispondono alle aspettative, allora le valuteremo, sapendo anche che abbiamo un’area scouting che sa prendere giocatori forti».
A proposito di gioielli, mercoledì 5 luglio Balzaretti ha fatto un cenno anche sul futuro di Simone Pafundi: «Ci voglio parlare. È un grandissimo talento in evoluzione e spero che abbia il tempo di affermarsi qui con noi. Non è ancora un giocatore che ha espresso il suo potenziale e l’idea è portarlo a esprimersi al massimo».
E poi su Lorenzo Lucca, ammettendo che l’accordo con l’attaccante del Pisa è molto vicino: «Ma non è stato ancora definito».
Fin qui le dichiarazioni in tema di mercato del nuovo dt, settore in cui lo stesso Balzaretti ha ammesso che avrà un ruolo marginale rispetto al compito di cui lo ha investito la famiglia Pozzo fino al 2025 – biennale che varrà anche per il suo collaboratore Francesco Vallone – e che ieri è stato spiegato dal direttore generale Franco Collavino: «Balzaretti sarà il raccordo tra allenatore e squadra e tutti i dipartimenti dell’area tecnica».
Parole spese dopo il ringraziamento a Pierpaolo Marino («Resterà sempre un amico dell’Udinese») e alle quali il nuovo direttore dell’area tecnica ha risposto così: «Voglio portare la mia persona prima delle mie competenze, sapendo che la cosa più importante è l’interazione tra le varie aree di competenza. Con Sottil ci siamo già sentiti e condividiamo lo stesso spirito e determinazione». —
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