Frane ed esondazioni in Friuli e nel Goriziano: ancora 400 sfollati. Avviate le indagini

Continuano le operazioni per la messa in sicurezza delle zone colpite e il pompaggio dell’acqua dalle zone allagate: circa 200 i vigili del fuoco al lavoro assieme a 150 volontari della Protezione civile. Terminata l’evacuazione dei residenti bloccati a Versa. Fedriga: “Già stanziato un milione, non lasceremo sole queste comunità”

Un gommone dei soccorritori nel soggiorno di una casa allagata a Versa
Un gommone dei soccorritori nel soggiorno di una casa allagata a Versa

Dopo la terribile ondata di maltempo che lunedì 17 novembre ha devastato il Goriziano e il Friuli, causando anche la morte di Quirin Kuhnert, 32 anni, e Guerrina Skocaj, 83 anni, nella frana di Brazzano, a Cormons, prosegue il lavoro delle squadre dei vigili del fuoco per la messa in sicurezza dell’area interessata dalla frana che ha causato il crollo di tre abitazioni.

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Avviate le indagini

Con le operazioni di bonifica della frana, che stanno proseguendo in maniera incessante, sono state avviate anche le indagini per cercare di stabilire le cause della colata di fango che ha travolto e ucciso due persone, a Brazzano di Cormons (Gorizia) e di accertare eventuali responsabilità. Le verifiche sono a cura dei carabinieri e dei periti dei vigili del fuoco.

Grazie ai rilevamenti scientifici, è stato accertato che nel punto specifico sono caduti oltre 350 millimetri di acqua in poche ore, una quantità enorme, che è certamente alla base del cedimento del pendio.

Tuttavia, si sta verificando se il pericolo fosse in qualche modo preventivabile e se un allarme tempestivo avrebbe potuto scongiurare la tragedia.

Dal procuratore della Repubblica di Gorizia, Massimo De Bortoli, interpellato dall'Ansa, nessuna anticipazione: "Non ci sono dichiarazioni sull'argomento - ha fatto sapere -, ci affideremo a note ufficiali, come prevede la normativa, quando le informazioni saranno acquisite e si sarà deciso come procedere".

Brazzano di Cormons

Numerosi i messaggi di dolore e cordoglio che gli abitanti di Brazzano di Cormons stanno lasciando su una panchina nei pressi della frana. Vengono depositati anche fiori e lettere indirizzati ai congiunti delle due vittime.

Numerosi compaesani stanno aiutando la vedova di Kuhnert nello svuotare dall'acqua il negozio di enogastronomia che la coppia, di origine tedesca, aveva rilevato nel febbraio scorso, cercando di offrire un servizio all'antica borgata.

La zona resta interdetta alla circolazione perché prosegue la bonifica da parte dei vigili del fuoco dell'area interessata dalla colata di fango.

L'area devastata dalla frana resta "zona rossa", interdetta al passaggio e vietata agli 84 residenti, al momento sfollati. Lo ha confermato all'Ansa il sindaco Roberto Felcaro.

"Nel pomeriggio è in programma un vertice coi responsabili della Protezione civile e con i geologi - ha ricordato Felcaro - e soltanto il loro parere ci consentirà eventualmente di modificare l'ordinanza che regola l'accesso a quella zona. I disagi per gli 84 evacuati sono significativi, anche se abbiamo registrato una straordinaria solidarietà con parenti, amici e conoscenti: soltanto 4 persone hanno trascorso la notte nella struttura che avevamo messo a disposizione".

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Versa

Nella frazione di Versa, a Romans d’Isonzo, tra le più colpite dalla devastazione a causa dell’esondazione del Torre, sono terminate stanotte le operazioni dei vigili del fuoco per l’evacuazione di persone bloccate dall’acqua nelle proprie abitazioni.

Da quanto si è appreso, dei 319 sfollati, sono soltanto 8 le persone che hanno dormito nella palestra comunale di Romans d'Isonzo e altre 23 in albergo; le restanti sono state ospitate da altre famiglie.

Da stamattina, martedì 18 novembre, sono in corso operazioni di pompaggio di aree allagate.

 

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Friuli

In fase risolutiva anche gli interventi dei vigili del fuoco nelle zone di Udine, Palmanova, Trivignano e Manzano, colpite dal forte maltempo.

 

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Oltre 400 sfollati

Nel dettaglio, si diceva, la Protezione civile conta ancora appunto 319 le persone sfollate dall'abitato di Versa a Romans d'Isonzo - dopo l'esondazione dei corsi d'acqua - e 84 quelle evacuate precauzionalmente dall'area adiacente la frana che ha travolto tre abitazioni a Brazzano di Cormons, provocando la morte di due persone.

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A Versa il deflusso delle acque sta consentendo l'avvio della pulizia ed è stata individuata un'area per l'ammassamento dei rifiuti: restano evacuate 319 persone anche per l'assenza di energia elettrica. A Cormons si sta operando sulla frana di Brazzano per ridurre il rischio residuo con opere di contenimento.

Nella mattinata sono pervenute alla sala operativa regionale nuove segnalazioni di allagamenti a Corno di Rosazzo, San Vito al Torre e Palmanova.

Nel bacino dell'Isonzo tutti gli idrometri sono scesi sotto il livello di attenzione, con livelli in calo. Circa gli effetti del maltempo sulla viabilità, a Cormons sono chiuse la strada SR 305, la SP 14, la viabilità sotto monte San Giovanni; a Romans è interdetta la circolazione lungo la SR252 da km 25+7 a km 38.

Le operazioni

Nelle due province del Friuli Venezia Giulia al momento stanno operando oltre 200 vigili del fuoco, tra cui personale in rinforzo giunto dalla regione Lombardia, dal Veneto e dall’Emilia Romagna.

Sono operativi 150 volontari di Protezione civile con 50 mezzi per interventi sul territorio e supporto alla popolazione.

Sono in arrivo squadre di volontari dal Veneto, per supporto nella pulizia delle aree interessate dagli allagamenti.

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Versa di Romand sott'acqua

 "Stiamo lavorando per far tornare il prima possibile e il più alto numero possibile di cittadini nelle proprie case e per far tornare alla normalità quei territori. Dopodiché lavoriamo ovviamente per quanto riguarda il post evento". Ha detto il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, parlando dei danni causati dal maltempo in regione, che hanno portato all'evacuazione di circa 400 persone.

"Oggi abbiamo ancora a Romans d'Isonzo e a Cormons delle persone sfollate". A Cormons, dopo il crollo della collina che ha travolto alcune abitazioni e causato la morte di due persone, "è stata fatta un'area di sicurezza di 300 metri. E quindi sono state sfollate" 84 persone in via precauzionale. In queste ore si "stanno facendo tutte le verifiche", per "capire se si può ridurre l'area interessata e se sono necessari, e li faremo, interventi immediati per almeno mettere in sicurezza il più possibile. A Romans stiamo" lavorando, "e coinvolgeremo anche tutti i professionisti", sul "controllo degli impianti elettrici" e del gas "per far tornare le persone in sicurezza".

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La viabilità

Per quanto riguarda la viabilità nelle aree più colpite dal maltempo, ha spiegato il governatore, sono al lavoro Fvg Strade, la Direzione regionale Infrastrutture e gli Enti di decentramento regionale: "Certe strade sono state già riaperte, certe riapriranno a breve, certe invece hanno bisogno di interventi molto impattanti, importanti".

"Questo pomeriggio - ha concluso - penso farò una visita nei luoghi colpiti per vedere anche personalmente la situazione e incontrerò i sindaci. In questo momento l'importante, ribadisco, è dare risposte alla popolazione"

Le parole di Fedriga

"Esprimo il mio più profondo cordoglio e quello dell'intera comunità regionale per il ritrovamento del corpo senza vita di Guerrina Skocaj, la seconda vittima della frana che ha travolto le abitazioni a Brazzano di Cormons. La sua scomparsa, che va ad aggiungersi a quella del suo soccorritore anch'egli strappato alla vita nel tentativo di salvare la donna, rappresenta una ferita dolorosa per tutta la nostra comunità. Il pensiero va ai figli della seconda vittima, ai familiari e a tutte le persone che oggi stanno affrontando un grande dolore, aggravato dalla drammaticità e dall'improvvisa violenza degli eventi. Di fronte a una tragedia così profonda, desidero manifestare la più sincera e rispettosa vicinanza della Regione a chi soffre, nel silenzio e nello smarrimento di un lutto che colpisce l'intero Friuli Venezia Giulia".

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Una foto che ritrae insieme le due vittime della frana avvenuta a Brazzano di Cormons. Foto Ansa

Sono le parole del governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga a seguito del rinvenimento della seconda persona dispersa nell'Isontino.

"Ai Vigili del fuoco, Protezione civile regionale e volontari - spiega Fedriga - che stanno intervenendo senza sosta per mettere in sicurezza le aree interessate e per dare sostegno alle persone evacuate dalla zona del disastro, va il nostro più grande plauso".

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"Un sentito ringraziamento va anche alle squadre di Protezione civile giunte dal Vicino Veneto, che già ieri erano operative sul posto. Abbiamo già stanziato un milione di euro per i primi interventi urgenti e, grazie alla mobilitazione nazionale firmata dal ministro della Protezione civile Nello Musumeci, possiamo contare sul supporto delle altre Regioni. Il nostro sistema della Protezione civile, in costante coordinamento con tutte le autorità coinvolte, continua a garantire soccorso, evacuazioni mirate e assistenza alla popolazione, intervenendo anche per la salvaguardia delle attività produttive colpite".

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Protezione civile al lavoro durante il maltempo e il governatore Massimiliano Fedriga

Fedriga ricorda poi l'impegno assunto ieri al termine del Comitato regionale per l'emergenza (Corem): "Posso assicurare che la Regione metterà in campo, anche nella prossima legge di bilancio, risorse utili a dare risposte concrete ai cittadini e alle imprese dei territori più duramente colpiti, in particolare nelle aree di Cormons e Romans d'Isonzo. Non lasceremo sole queste comunità".

 

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"Non appena avremo un quadro chiaro e più definito della situazione, tanto prima potremo fare una programmazione puntuale degli interventi. Abbiamo in discussione, tra poche settimane, la legge di bilancio, con la quale la Regione metterà a disposizione risorse a supporto dei cittadini e delle imprese colpite da questo maltempo. Chiederemo anche al Governo di mettere tutta la sua capacità economica per supportare questi territori".

Lo hanno detto oggi - nel corso della riunione in Prefettura a Gorizia per fare il punto sul maltempo che si è abbattuto domenica notte sul Goriziano - il governatore Massimiliano Fedriga, collegato in videoconferenza, e l'assessore regionale alla Protezione civile Riccardo Riccardi. Come ha spiegato l'assessore Riccardi, è in corso la ricognizione per consentire alle persone di ritornare nelle loro abitazioni.

"Questa - ha puntualizzato l'assessore - non è un'operazione semplice, perché va fatta la verifica degli impianti termici ed elettrici: il lavoro più importante adesso è questo, oltre alla ricognizione di quanto è al momento interdetto e riguarda la frana che ha colpito la frazione di Brazzano. Dovremo capire se siamo in grado di ridurla e cercare di ripristinare le condizioni di sicurezza il più possibile".

Secondo Riccardi, riferendosi alle strade bloccate, c'è un'altra grande ricognizione da fare che è più legata agli interventi di somma urgenza che a interventi strutturali. "Il problema lo stiamo affrontando con FVG Strade, in modo che si possa riaprire il transito dei veicoli e delle persone in quei tratti. Infine c'è anche il tema dello smaltimento dei rifiuti e delle carcasse degli animali". "Soltanto stasera (martedì 18) - ha concluso l'assessore - potremo fare un punto complessivo delle cose che mancano e apprendiamo con favore che il meteo ci darà tregua: non sono previste precipitazioni rilevanti nei prossimi giorni, e questo crediamo possa consentirci di favorire un ritorno alla normalità, riportando le persone nella loro vita quotidiana, che è la cosa più importante che dobbiamo riuscire a garantire.

Savino (Mef): “Cordoglio per le vittime”

"Il mio pensiero, commosso e sincero, va alle vittime della violenta ondata di maltempo che ha colpito il Friuli Venezia Giulia. Esprimo sentimenti di profondo cordoglio per la signora Guerrina Skocaj e per Quirin Kuhnert, trentaduenne originario della Baviera, che ha perso la vita mentre tentava generosamente di soccorrerla. A loro, alle famiglie e alle comunità coinvolte va la mia vicinanza più sentita”, così sottosegretaria all'Economia e Finanze e segretaria regionale di Forza Italia in Friuli Venezia Giulia, Sandra Savino:

“Ringrazio i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile regionale, le Forze dell'Ordine, il personale sanitario e tutti i volontari che, da ore, stanno operando senza sosta nelle aree colpite. Il loro lavoro, dagli interventi di evacuazione alle operazioni di recupero e messa in sicurezza in tutta la regione, è espressione di un impegno straordinario e di un modello di collaborazione che rappresenta un valore per l'intero Paese".

"Il Fvg - aggiunge - sta affrontando momenti difficili, con frane, allagamenti e infrastrutture sotto pressione. Ma ancora una volta emerge la forza della nostra comunità e la capacità del sistema regionale e nazionale di mobilitarsi con rapidità ed efficienza. Continueremo a monitorare l'evolversi della situazione in raccordo con le istituzioni locali, garantendo tutto il sostegno necessario per superare l'emergenza e ripristinare condizioni di piena sicurezza".

 

Confindustria Fvg, in corso ricognizione dei danni da maltempo

"Esprimo profonda tristezza per quanto accaduto in queste ore e il più sentito cordoglio, a nome di tutte le imprese della regione, per le vite umane perse in questa tragedia; conosco personalmente molte persone, molte famiglie che hanno subito danni gravissimi a causa della devastante ondata di maltempo che ha colpito vaste aree dell'Isontino e dell'Udinese, ne sono quindi particolarmente coinvolto".

Lo afferma in una nota Pierluigi Zamò, presidente di Confindustria Friuli Venezia Giulia.

"Ho verificato personalmente - prosegue Zamò - che il settore più duramente colpito è quello agricolo, con cantine vinicole che hanno subito danni ingentissimi. Ho molti amici viticoltori, ho toccato con mano la portata della distruzione".

Sul fronte industriale, il presidente sta ancora completando una prima ricognizione, il quadro è perciò differenziato: "La zona di Cormons non è stata interessata dall'alluvione, mentre quella di Villesse risulta completamente sott'acqua. Lì sono presenti insediamenti produttivi sulla cui situazione non abbiamo ancora informazioni utili. Dall'altro lato - ha aggiunto - destano preoccupazione i danni alle abitazioni patiti da tanti lavoratori che risiedono nelle zone colpite dal maltempo".

Zamò ha spiegato che Confindustria Fvg segue con grande attenzione l'evolversi degli eventi che "valuteremo nel dettaglio, mi riferisco a problematiche e possibili azioni da intraprendere, il prossimo 25 novembre, in occasione del Consiglio generale di Confindustria Alto Adriatico in programma a Trieste".

Il meteo

Per quanto riguarda la situazione meteo – lunedì è stata prorogata l’allerta regionale, facendo passare da giallo ad arancione il rischio per l’area isontina, del Medio e Basso Friuli - intorno alle 19 di lunedì sera il fronte freddo è arrivato in Carnia portando piogge moderate sulla zona montana, inferiori a 10 mm, con quota neve che è scesa fino a 1000 metri sulle Alpi e a fondovalle nel Tarvisiano.

Prorogata l’allerta meteo arancione su Isontino, Bassa Friulana e Medio e Friuli
I vigili del fuoco soccorrono gli abitanti di Versa con i gommoni

Dalle 21 è stata interessata anche la pianura con una linea temporalesca che si è mossa dalla pianura pordenonese verso sud-est e alle 23 ha raggiunto Trieste.

Successivamente in pianura e in montagna le precipitazioni sono cessate, mentre hanno continuato a cadere diffusamente sulla costa e sul Carso attenuandosi a partire dalle 4.

Complessivamente questa fase ha portato ad accumuli inferiori a 20 mm, tranne sul Carso e localmente sul Collio dove si sono raggiunti i 30-40 mm. Il passaggio del fronte è stato seguito dall'entrata di venti da nord/nord-ovest con raffiche di circa 60 km/h sulla pianura udinese e sull'Isontino e di 70 km/h sulla costa.

In pianura il vento è calato rapidamente in un paio di ore, mentre sulla costa dopo la mezzanotte ha iniziato a soffiare Bora sostenuta con raffiche fino a 90 km/h a Monfalcone e Trieste e fino a 70 km/h sulla costa occidentale tra Lignano e Grado.

Il tempo continuerà a migliorare e nelle prossime ore avremo ampie schiarite del cielo. Per il resto della giornata di oggi non sono attese precipitazioni. Sulla costa continuerà soffiare Bora sostenuta per tutta la mattina con raffiche tra 80 e 90 km/h a Trieste e nel pomeriggio calerà progressivamente di intensità con raffiche superiori a 50 km/h che persisteranno soltanto nella zona di Trieste. 

Esondazioni e frane in Fvg, Meloni chiama Fedriga: «Vicina alle comunità colpite dal maltempo»
Colloquio telefonico sull'emergenza maltempo in Fvg tra la premier Meloni e il governatore Fedriga

Giardini chiusi per Bora a Trieste

Proprio a causa del forte vento che si è alzato su Trieste, il Comune informa che, a causa delle avverse condizioni meteorologiche, con forte bora e maltempo, nella giornata odierna i giardini resteranno chiusi. La riapertura avverrà non appena le condizioni meteo lo permetteranno.

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