Sopralluogo di Fedriga nelle aree più colpite dal maltempo, Ciriani: «Il governo ci sarà»
Il presidente della Regione: «Aumentiamo le squadre della Protezione civile». Anche il ministro a Brazzano e Versa: «Pronti a decretare l’emergenza nazionale»

Troppo presto per parlare di numeri, di costi da sostenere, in definitiva di stime economiche dei danni. Questo è il tempo di riportare a casa chi la propria casa ha dovuto abbandonarla, sommerso nel fango. È questo l’impegno che ha preso martedì il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, che nel pomeriggio ha effettuato un sopralluogo a Versa e Brazzano, i paesi più colpiti dalla violenta ondata di maltempo che ha scaricato in 24 ore oltre 350 millimetri di pioggia sulla regione.
Ad accompagnare Fedriga il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, l’assessore regionale alla Protezione civile, Riccardo Riccardi, i sindaci Roberto Felcaro (nella frazione di Cormons) e Michele Calligaris (nella frazione di Romans) e la senatrice Francesca Tubetti.
arrivano i rinforzi
«Qui ci sono persone che hanno perso pezzi della loro vita e questo dobbiamo tenerlo in considerazione per l’impegno che, come istituzioni, dobbiamo metterci», ha detto il governatore, annunciando che già da mercoledì «aumenteremo le squadre e avremo ulteriori supporti da altre regioni, così da procedere prima alla pulizia delle case private e poi delle aree pubbliche, garantendo ovviamente la sicurezza necessaria per permettere il rientro».
Il coordinamento della Conferenza delle Regioni ha inoltrato ai governatori la richiesta di inviare in Friuli Venezia Giulia volontari e mezzi della Protezione civile. Hanno già risposto parecchi presidenti, tra cui quello dell’Emilia Romagna, Michele de Pascale: «Siamo pronti a inviare mezzi e persone». In campo pure i vigili del fuoco, con oltre duecento uomini, arrivati anche da Ferrara, Ravenna, Bologna, Verona, Vicenza e Milano.
la richiesta di emergenza nazionale
«Noi – ha detto Fedriga – interverremo nella prossima legge di bilancio per supportare comuni, popolazioni e imprese. Ho chiesto ovviamente anche al governo che si muova in tal senso: chiederemo l’emergenza nazionale». La Regione si è già mossa, stanziando preliminarmente un milione di euro. Si muoverà anche l’esecutivo nazionale, come assicurato da Ciriani: «Attendiamo la richiesta della Regione per proclamare lo stato di emergenza. Il governo – ha detto il ministro – è con le persone colpite dall’alluvione».
Mercoledì pomeriggio intanto l’assessore Riccardi parteciperà alla riunione di aggiornamento del Comitato regionale per le emergenze a Palmanova, mentre il 18 novembre mattina il prefetto di Gorizia, Ester Fedullo, ha presieduto l’incontro del Centro coordinamento soccorsi, servito a fare un primo punto della situazione dopo la prima giornata di gestione dell’emergenza.
in parlamento
Dell’alluvione in Friuli Venezia Giulia si è parlato anche ieri alla Camera. Walter Rizzetto (Fratelli d’Italia) ha ricordato le vittime di Brazzano, Guerrina Skocaj e Quirin Kuhnert, definendo «eroico» il gesto di quest’ultimo, rimasto sotto le macerie per provare a salvare la vicina. Le opposizioni (Pd, M5s e Azione) hanno chiesto un’informativa al governo sulla situazione in regione.
danni alle viticolture
Le piogge eccezionali hanno provocato ingenti danni anche al territorio e alle aziende vitivinicole associate al Consorzio Tutela Vini Friuli Colli Orientali e Ramandolo. «Siamo già al lavoro per valutare i danni insieme ai soci e abbiamo avviato tutti i contatti con le istituzioni regionali», fa sapere il presidente del consorzio, , Filippo Butussi.
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