Vicino/Lontano, Sally Hayden e le tragedie del Mediterraneo
La giornalista irlandese ha ricevuto il Premio Terzani al Giovanni da Udine. «Lo dedico a chi rischia la vita per inviare informazioni da Libia e Nordafrica»

“E la quarta volta siamo annegati. Sul sentiero della morte che porta al Mediterraneo, scritto da Sally Hayden, giornalista e fotografa irlandese free-lance, tradotto da Bianca Bertola e edito da Bollati Boringhieri, premio letterario internazionale Tiziano Terzani 2024, ci porta dentro ad una delle tragedie umanitarie più devastanti dei nostri giorni, una tragedia che riguarda tutti: uomini, adolescenti, donne, bambini, stipati in magazzini come merce da vendere ai trafficanti, e noi, al sicuro nei nostri Paesi.
«Una reporter coraggiosa – ha ricordato ieri all’incontro con Hayden e la stampa, Angela Terzani, presidente della giuria del premio Terzani – Ci ha consegnato un reportage rigoroso, e un quadro dettagliato di ciò che accade al di là del Mediterraneo nei lager del Terzo Millennio, obbligandoci a interrogarci su uno scandalo umanitario che ci vede responsabili come cittadini europei e come italiani».
Tutto comincia nel 2018, quando la giornalista riceve un messaggio: “Ciao sorella Sally, ci serve il tuo aiuto. Siamo in prigione in Libia, messi male. Se hai il tempo ti racconto tutta la storia». Hayden decide di rispondere e di agire.
«Non sono un’attivista – spiega – sono una giornalista. Ho cominciato a scrivere di migrazioni e rifugiati nel 2015, l’anno in cui più di un milione di persone ha attraversato il Mediterraneo per raggiungere l’Europa». Vincitore di numerosi premi, culmine di una lunga missione d'inchiesta, illibro indaga senza filtri le politiche migratorie e la condizione dei rifugiati contemporanei.
Unione Europea, Onu, Unchr, non sono descritti in modo generico. Sono riportanti nomi e luoghi, interviste, inchieste, compensi di chi viene pagato per proteggere la vita delle persone e non lo fa.
«L’Italia e l’Unione Europea hanno una politica sempre più di controllo e spingono le cose fino al limite.
C’è una violazione continua del diritto internazionale, si ha l'impressione che il diritto venga applicato in alcuni luoghi del pianeta e per alcune persone e non in altri luoghi e per altre persone. Vediamo anche nel Mediterraneo centrale l'effetto di una politica europea di disumanizzazione delle persone».
Il libro include una sezione finale intitolata “Note sulla terminologia” che spiega l’utilizzo ragionato delle parole. «È importante scegliere le parole giuste -– approfondisce Hayden – . La parola “migrante” ci allontana. Così “rifugiato”. Bisogna usare “persone”. È quello che siamo tutti a prescindere».
Infine, ai giornalisti che le hanno chiesto un commento anche sull'ultima inchiesta della Ccn su un campo di detenzione nel Negev dove i detenuti palestinesi sarebbero sottoposti a torture e abusi, Hayden ha riferito di aver sentito voci secondo cui Israele starebbe testando dei sistemi di sorveglianza con droni sui palestinesi.
«Israele testa droni di sorveglianza sui palestinesi – ha proseguito Sally Hayden - e, più recentemente, l’UE sta utilizzando droni israeliani per monitorare le persone migranti nel Mediterraneo centrale. C'è quindi un collegamento chiaro fra le due cose»
La serata-evento, al teatro Nuovo Giovanni da Udine, per la consegna del Premio Terzani, ha suggellato ieri sera un’iniziativa nata per desiderio di vicino/lontano, in accordo con la famiglia del giornalista e scrittore fiorentino, all’indomani della sua scomparsa, vent’anni fa (28 luglio 2004).
Protagonista Sally Hayden in dialogo con Annalisa Camilli, giornalista di inchiesta, e Angela Terzani Staude, presidente della Giuria, che ha consegnato personalmente il premio alla vincitrice. Un video saluto al pubblico è giunto dall'artista e attivista cinese Ai Weiwei, che ha ricevuto una Menzione speciale della Giuria per "Mille anni di gioie e dolori", (Feltrinelli) e si è raccontato nell’intervista a cura del giornalista Marco Del Corona, già corrispondente da Pechino per il Corriere della sera e componente della Giuria del Premio Terzani.
«Sono estremamente onorata – ha dichiarato Hayden – al ricevimento del premio. Il mio reportage, nel corso degli anni in cui ho lavorato al libro, si è concentrato sull'evidenziare gli abusi che vengono compiuti in nostro nome e sul far sentire la voce delle persone vulnerabili che soffrono in quei luoghi.
Ha dimostrato che siamo coinvolti in crimini contro l'umanità, e spero che questo Premio porti un maggior numero di persone in Italia a conoscere questa tragica realtà. Lo dedico a tutti coloro che hanno rischiato la loro vita per inviare informazioni dalla Libia e dal Nordafrica».
La giovane attrice Caterina Bernardi ha letto un passaggio significativo del volume. Un breve estratto del libro di Ai Weiwei è stato letto dall’attore Massimo Somaglino, che ha firmato anche la regia della serata, condotta dall’attore Alessandro Lussiana.
Sorpresa della serata: l’esordio della vicino/lontano orchestra, una nuova formazione musicale che raccoglie alcuni dei più talentuosi giovani musicisti del Friuli Venezia Giulia, creata in occasione della 20esima edizione del Premio Terzani: Nicoletta Taricani voce, Carla Scandura violoncello, Mirko Cisilino tromba, Giulio Scaramella piano, Alessio Zoratto contrabbasso e Alessandro Mansutti batteria.
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