A Udine arriva il mito Herbie Hancock: sei decenni tra jazz e funk
Appuntamento il 16 luglio in Castello nell’ambito di Udin&Jazz. Biglietti ancora in vendita su Ticketone

Il festival internazionale Udin&Jazz accoglie Herbie Hancock. Leggenda vivente del jazz e icona dell’innovazione musicale, sarà il protagonista della quinta giornata di programmazione, con un attesissimo concerto in programma mercoledì luglio 16, in Castello di Udine (inizio alle 21. 30). Artista che ha attraversato oltre sei decenni di musica reinventando ogni volta il proprio linguaggio, Hancock è universalmente riconosciuto per il suo approccio visionario al pianoforte e alla composizione. Dalla collaborazione storica con Miles Davis agli esperimenti elettrici degli anni’70 di Head Hunters, fino all’inatteso successo crossover di Rockit negli anni’80, la sua carriera è una continua esplorazione tra jazz, funk, elettronica e spiritualità. A Udine si esibirà con una formazione d’eccezione: il trombettista Terence Blanchard, il bassista James Genus, il chitarrista Lionel Loueke e il giovane talento alla batteria Jaylen Petinaud. Un ensemble capace di creare un’esperienza sonora contemporanea, che guarda al futuro senza rinunciare alla profondità del jazz. Ultimi biglietti ancora in vendita sul circuito Ticketone e alle biglietterie del concerto.
Ad aprire la serata sarà però, alle 18.30 in Corte Morpurgo, l’incontro con Stefano Zenni, tra i massimi esperti italiani di jazz, musicologo, docente al Conservatorio di Bologna e direttore artistico del Torino Jazz Festival. A Udin&Jazz presenta la nuova edizione aggiornata e ampliata della sua prestigiosa “Storia del Jazz”, .
Alle 19.30 in Corte Morpurgo, la prima uscita pubblica della Jazz Big Band, formata dai giovani talenti del Conservatorio “Jacopo Tomadini” di Udine,.
La giornata vedrà un nuovo incontro di approfondimento culturale, alle 12.all’Osteria alla Ghiacciaia con “Future Shock: genealogia e destino del jazz globale”, parte del ciclo “That’s it! ”, gli aperitivi in jazz curati dai giornalisti Flaviano Bosco e Marina Tuni.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto