Spunta Massimo Boldi a Udine e poi a Tarcento dov’era nato suo padre: «Un’emozione per me»

l’amarcord
MELANIA LUNAZZI
«Sono venuto a visitare Tarcento, per vedere il paese dove è nato mio papà».
L’attore comico e cabarettista Massimo Boldi è stato per qualche giorno in visita in Friuli per un tuffo nelle origini della famiglia paterna.
«È la prima volta che vengo qui – ha detto –. Il Boldi (suo padre, ndr) era del 1913, aveva tredici fratelli e in famiglia parlavano sempre friulano. È mancato giovane, a cinquantuno anni, ma ricordo diverse espressioni che usava, tra cui “ce bielis maninis”».
Massimo è nato a Luino, in provincia di Varese e al confine con la Svizzera, dove suo padre si era trasferito per lavoro e aveva conosciuto quella che poi è diventata sua moglie.
Cosa le raccontava suo padre della sua terra d’origine? «Non molto, se non che allora c’era ben poco da mangiare e si pativa, soprattutto nelle lunghe serate invernali. Mi diceva che si metteva un pesce affumicato, la “saracca”, appeso al centro della tavola e con la polenta si dava una passata per avere un po’ di sapore. Oppure che si mangiava polenta e latte».
L’attore è impegnato da fine giugno con le riprese del nuovo cinepanettone dal titolo “Amici come prima” assieme a Christian De Sica, dopo tredici anni di interruzione della collaborazione.
Il film sarà sugli schermi cinematografici a Natale.
In questi giorni l’inventore del personaggio di Max Cipollino, il buffo conduttore di telegiornale di una piccola emittente privata, ha soggiornato a Udine all’hotel Astoria - «nell’albergo dei calciatori» ci ha detto al telefono - e ha girato il Friuli in compagnia di Gianluca De Bortoli, l’ideatore di “Facecjoc”, il social network di successo che parla dei dialetti e che ha raggiunto ben sette milioni di utenti.
«De Bortoli è mio caro amico da un paio di anni. Sono venuto qui anche per parlare con lui di una probabile sua collaborazione con Mediaset, dato che con “Facecjoc” ha avuto una bella idea».
Ed è proprio durante il soggiorno friulano che l’attore ha ricevuto la notizia della scomparsa del regista e amico Carlo Vanzina, che lo ha costretto a ripartire per Milano per poi raggiungere Roma prima del previsto.
«In questo momento sono nella Capitale, sono appena andato a salutare l’amico regista e domani parteciperò ai funerali. Sono cresciuto artisticamente assieme a Carlo. È, assieme a Neri Parenti, uno dei miei registi preferiti. Con lui ho girato, tra l’altro, la lunga serie di “Un ciclone in famiglia” (la serie televisiva di successo andata in onda per quattro anni consecutivi su Canale 5)».
Nonostante la partenza precipitosa Boldi prevede di ritornare non appena gli sarà possibile nella nostra regione, che ci ha detto di avere apprezzato molto nella sua prima visita.
Ma che cosa le è piaciuto del Friuli?
«El vin ciò, benedeto!».
Quanto all’idea di Gianluca De Bortoli, “Facecjoc” è considerato il primo social network italiano dei dialetti. «È anche vero però – ci dice – che internet non ha confini, a dimostrazione che sempre più stranieri si iscrivono sulla prima e unica rete sociale italiana, trovando una valida alternativa ai social network mondiali più famosi». —
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