Muzzana e gli “orbi” per mano imperiale

MUZZANA. “La rappresaglia imperiale sul contado di Muzzana 1514- 2014”, una storia che diventa un libro. Sarà presentato in occasione della festa "Le Patrie dal Friùl" oggi alle 11.30, nellasala parrochiale. L’autore è Renzo Casasola il titolo "Li Orbi de Mozana". È la cronaca di una feroce rappresaglia imperiale accaduta cinquecento anni fa, in una "villa marchesca" del Basso Friuli, alle spalle di Marano. Un efferato episodio che si inserisce nella guerriglia tra l'impero d'Austria e la Repubblica di San Marco, in quel faditico 1514, passata alla storia come bellum Forojuliese..
Agli inizia del '500, la Serenissima non poté garantire la sicurezza militare in terra friulana. Ciò favorí l'attestarsi di truppe asburgiche in Friuli, guidate dal conte Cristoforo Frangipane, che occupò le principali roccaforti tra cui Marano. Si ostinò a resistere Gerolamo Savorgnan che, con pochi uomini e gli abitanti di Osoppo, si arroccò sulla fortezza posta sul colle. Durante gli infruttuosi attacchi al forte, si consumò la rappresaglia imperiale sui muzzanesi, impegnati a sostenere le truppe d'assalto veneziane alla fortezza lagunare. Il conte attuò perciò la tattica dell'intimidazione terroristica, cogliendo l'occasione propizia offertagli dai muzzanesi filo marcheschi, che uccisero in una scaramuccia due messi imperiali. Fu la rappresaglia. Il primo marzo vennero catturati e avviati al Campo di Osoppo 193 uomini. Durante la notte 39 di essi fuggirono. La villa di Muzzana fu messa a sacco e bruciata. I ragazzini resi schiavi e le donne allontanate dal paese. Il giorno dopo, furono inflitte loro le tremende mutilazioni, affinch fossero d'esempio ai riottosi friulani arroccati sul colle. Ai piú anziani, in numero di 56 vennero cavati ambedue gli occhi. Dei rimanenti 98, venti di essi ritenuti troppo giovani, vennero resi schiavi. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto