Mi dà un cono di pane e salame? Il gelato è gourmet

CAMPOFORMIDO. In Friuli è un’istituzione. Dal pranzo alla merenda, abbinato al formaggio e a un buon bicchiere di vino come forma di accoglienza e ospitalità, il “pane e salame” è uno dei capisaldi della cucina tipica.
Ora il gustoso affettato racchiuso tra due fette di pane approda nella vetrina di una gelateria, sottoforma di dessert. Pane e salame in versione gelato.
Non è uno scherzo, ma uno dei nuovi gusti - in anteprima nazionale - proposti dalla gelateria Montblanc di Basaldella (Campoformido) che, tra le diverse varianti, ha voluto sperimentare il gelato a base di una delle pietanze più distintive del Friuli.
Alcune fettine di salame si alternano a tozzi di pane, facendo da guarnizione a una crema dal sapore inconfondibile: se molti storceranno il naso, scettici dinanzi a un tale abbinamento, diverse persone hanno invece già approfittato per assaggiarlo, curiose di testare l’originale trovata.
E accanto al panino che diventa sempre più gourmet, il gelato abbandona i gusti tradizionali per varcare le frontiere del salato e sperimentare abbinamenti insoliti come gorgonzola e speck o gamberi e curry.
«Anche se è ancora poco diffusa a livello nazionale, si è sviluppata l’idea dei gelati gourmet, alternativa per abbinare ai cibi salati composizioni originali – spiega il titolare di Montblanc Claudio Terenzani – e io ho voluto sperimentare questo gusto a base di prodotti autoctoni stimolando le papille gustative senza l’ausilio della percezione visiva del prodotto che tutti conosciamo sulle nostre tavole».
Insomma, il nuovo gelato non sarà in grado di regalare la stessa soddisfazione che si prova addentando un panino abbondantemente farcito, ma il sapore in bocca è lo stesso, bilanciato tra dolce e salato.
«Un po’ per la curiosità, un po’ per lo stupore di scoprire un gusto così strano – prosegue il titolare – appena lo abbiamo messo in vendita ha riscosso subito successo.
Ho voluto lanciarlo in previsione di Friuli Doc, vetrina di eccellenza delle nostre tipicità, per far comprendere come il prodotto gelato possa essere concepito a 360 gradi, abbinato al posto del sorbetto nelle cene».
Claudio, subentrato lo scorso anno nella gestione dell’attività di famiglia al papà Bruno - in pensione dopo quasi mezzo secolo di lavoro, di cui 27 anni passati in gelateria assieme alla moglie Dina e alla cognata Enza - si occupa da ormai 24 anni del laboratorio e si è specializzato nel tempo attraverso corsi e approfondimenti, ottenendo il diploma di giudice e assaggiatore.
Ogni anno propone, nella quarantina di gusti in vendita, almeno cinque novità, offrendo la possibilità ai clienti di assaggiare abbinamenti estrosi e ricercati.
«Oltre a quelli salati, mi piace sperimentare sempre qualcosa di diverso come il mix estate, con banana, ananas, mandarino e zenzero – osserva Terenzani –, uno dei più gettonati, oppure uno zabaione croccante ai frutti rossi con base di biscotto».
Dietro a tutti i gusti vi sono ricerca e studio, per equilibrare gli ingredienti e regalare al palato un sapore unico, mai banale.
La gelateria, che ha da poco compiuto 28 anni, è punto di riferimento per gli appassionati del gelato, nel rispetto della tradizione e con un pizzico di innovazione, che anche in questo settore è d’obbligo.
E dopo il “pane e salame” i più golosi hanno già l’acquolina in bocca in attesa della prossima trovata: con l’inverno che arriva e rispettando la tradizione, chissà che non s’inventino il gusto “brovade e musèt”.
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