Luciano Lunazzi in 50 fotografie: Udine ricorda l’artista viaggiatore

Il circolo culturale La Lanterna di Udine in occasione del “Lunazzi day”, giornata ideata dagli amici di Luciano Lunazzi per ricordarlo nell’anniversario della sua prematura scomparsa, ha organizzato, con il patrocinio del comune di Udine e con la collaborazione dell’assessore alla Cultura la mostra: “50 fotografie su Luciano Lunazzi” aperta ieri nella sala espositiva della Libreria Tarantola a Udine, in via Vittorio Veneto 20.

Giorgio Ganis

La mostra affianca e integra quella, in corso, “Luciano Lunazzi 10 bus”. Entrambe curate da chi vi scrive, proseguiranno fino a lunedì 14. La mostra sui 10 bus, con il video inedito proiettato nella serata inaugurale, riguardava il Lunazzi artista, mentre con le 50 fotografie ricordiamo il Lunazzi uomo.

Nei bus, che sono l’essenza e il filo conduttore della sua pittura, Luciano raccontò la sua vita, i suoi trent’anni in giro per il mondo: «Ci sono esperienze, nella vita, che aprono nuovi orizzonti e fanno scoprire nuovi traguardi – ebbe a dire Luciano –. Ai miei tempi i giovani cercavano nell’Oriente una guida spirituale per crescere in pace. Io, nel 1975, girovagavo fra l’Iran, l’Afghanistan, il Pakistan e l’India. Non avevo una patente, tanto meno soldi e per muovermi utilizzavo il Magic Bus oppure il treno. Il Magic Bus è un percorso artistico che rappresenta il senso del viaggiare, ed è forse l’espressione più importante della mia vita».

Nel 2004, a 50 anni, Luciano decise di tornare, in un momento in cui era un po’ in crisi, e di essere pittore a Udine, proseguendo qui la sua attività artistica iniziata dieci anni prima a Bonn, quando sentì “qualcosa dentro” che lo spinse a comprare «colori tele e pennelli» per raccontare i suoi viaggi.

A Udine continuò a “viaggiare” con i suoi cartoni sottobraccio. Le 50 fotografie raccontano proprio la vita udinese e friulana di Luciano, 50 immagini selezionate fra le centinaia che ho raccolto curando le opere di Lunazzi e che cercano di descriverlo nel profondo. Immagini di fotografi noti (come Paolo Jacob, Walter Menegaldo, Massimo Rizzi), di suoi amici e conoscenti e altre completamente anonime, senza nome e senza data. Molte sono state pubblicate su face book, specie sui suoi diari, ancora attivi e consultabili e su quelli dei suoi amici.

Al dibattito di ieri, oltre all’assessore Fabrizio Cigolot sono intervenute le persone che più gli sono state vicino negli anni udinesi: Maria Sello, che lo consigliò e aiutò nella sua attività artistica e nella realizzazione di molte sue mostre, i conduttori di Radio Onde Furlane dove era spesso presente e i rappresentanti di “Felici ma furlans” con i quali aveva realizzato “Tacons”. —



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