L’Sos del circolo Menocchio che riparte da sei “Eresie”

Colonnello, Bertoia e Alberini hanno presentato a Udine la nuova iniziativa Anni fa la crisi che ha messo alle corde l’antico polo culturale di Montereale
Udine 10 novembre 2015 conf st menocchio © Petrussi foto Turco Massimo
Udine 10 novembre 2015 conf st menocchio © Petrussi foto Turco Massimo

UDINE. Sicuramente il Circolo Culturale Menocchio di Montereale Valcellina, è stata ed è una delle realtà culturali più originali della nostra regione, autenticamente legata al territorio in cui opera ma con sguardi e collaborazioni che quel territorio travalicano.

Qualche anno fa il drastico ridimensionamento del finanziamento pubblico mise alle corde molte realtà culturali della regione.

Tra queste il Circolo dedicato al celebre mugnaio, che rischiava di scomparire, se non fosse stato per un gruppo di persone amiche che raccolsero il grido d’allarme lanciato dalle anime del Menocchio, Aldo Colonnello e Rosanna Paroni Bertoia, dando vita a una serie di iniziative concrete a sostegno di venticinque anni un lavoro culturale di alto livello.

L’anno scorso, a maggio, fu la volta di Menocchio Maratona, un reading di testi legati a Menocchio e ai processi dell’Inquisizione con una sessantina di amici convenuti a Montereale da tutta la regione.

Un’Italia di provincia ammirata da Magris

«Oggi, ha detto ieri nel corso di una conferenza stampa, uno dei promotori sostenitori del Menocchio, Umberto Alberini, abbiamo inteso rimettere i ferri in acqua con un’attività che riparlasse dei contributi che il Circolo ha dato alla cultura regionale».

E lo fa con sei incontri, Eresie, titolo assolutamente in linea con lo spirito del Circolo e non solo per sua dedicazione, ma perché in qualche modo eretico è il modo di fare cultura del Circolo stesso, cioè libero, libero di sperimentare, di praticare vie nuove, di «inventare senza brevetto», come ha sottolineato Aldo Colonnello. Eresie, dunque.

Si comincia il prossimo venerdì 13 al Palamostre di Udine con una lettura scenica tratta Soldati, un poema eretico sulla grande guerra di Giulio Trasanna, scrittore friulano scomparso nel 1965. Una decina di attori friulani daranno vita e voce alla scrittura densa e visionaria di questo autore ancora e ingiustamente poco conosciuto.

Altri due eretici, Peter Handke e Pier Paolo Pasolini, la cui opera sarà messa confronto, martedì 24 al Centro Studi di Casarsa in una conversazione tra Angela Felice, Hans Kitzmueller, primo editore italiano di Handke, e il giornalista Maurizio Bait, supportata dalle fotografie di Danilo De Marco, un video di Andrea Trangoni e il violoncello della giovanissima Elisa Fassetta. Il 28 novembre alla Biblioteca Guarneriana di San Daniele Elio Ross presenterà il suo romanzo, Io beneandante, con Angelo Floramo e Franco Nardon. Il 10 dicembre, poi allo storico caffè letterario San Marco di Trieste, “Illustratori per ragazzi fuori dalla righe”:

Aldo Colonnello Rosanna Parodi Bertoia e l’editore Livio Sossi parleranno della preziosa collana editoriale per ragazzi del Circolo. Uno dei momenti clou sicuramente quello del 15 gennaio all’Oratorio del Crocifisso, già sede del Tribunale udinese dell’Inquisizione, “A 50 anni da I beneandanti e a 40 da Il formaggio e i vermi, i due volumi di Carlo Ginzburg che hanno contribuito a far conoscere in tutto il mondo questa parte di storia del Friuli, di cui parleranno Gian Paolo Gri con Andrea Del Col e Giuseppina Minchella. Ultima “eresia”, il 2 febbraio a Villa Manin, quando Umberto Alberini illustrerà “Viaggio tra gli scrittori friulani delle terre di mezzo (Elio Bartolini, Amedeo Giacomini, Angelo Pittana e Franco Marchetta)”.

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