La storia irriverente di Erdam Ecco come giocare con le parole

Dopo “Agata e il pipistrello” il nuovo libro delle friulane Chiara e Laura Longhino «Un’iniziativa pensata per i progetti scolastici degli alunni delle scuole medie»

Fabiana Dallavalle

Quanto è importante per i ragazzi comprendere un testo, cosa si può fare per arginare la povertà lessicale delle nuove generazioni, cosa possono fare gli adulti, genitori e insegnanti e l’editoria per ragazzi? Ma soprattutto si può giocare con le parole, in particolare con quelle usate spesso inconsapevolmente, cioè senza sapere il vero significato, per condire le proprie frasi o messaggi e sentirsi più forti, più grandi o per farsi accettare dal gruppo.

Dopo il successo del libro illustrato “Agata e il Pipistrillo”, candidato al Premio Strega ragazzi 2020, le autrici Chiara e Laura Longhino tornano in libreria con un lavoro ancora più irriverente e ironico: Un racconto di Erdam (Orto della cultura, edizioni),è un libro irriverente con illustrazioni in perfetta sintonia di Sara Zoja, in cui si vede come le parole considerate alle volte sconvenienti possano essere usate per giocare, perdendo il loro tono negativo. «Un progetto sulla decontestualizzazione delle parole, spiega Chiara Longhino (autrice e insegnante di musica), nato per i ragazzi e dedicato agli adulti che sono ragazzi nel cuore, pensato per progetti scolastici all’interno dei gruppi classi delle medie. Non è facile catturare l’attenzione dei ragazzi, e l’uso di un “certo” linguaggio è anche una moda, favorito dall’ascolto massiccio della musica trap, spesso i ragazzi non hanno la comprensione di quello che gli arriva. “Un racconto di Erdam” è un libro didattico e educativo che si rivolge proprio alla fascia di adolescenti, tra i meno seguiti, quelli delle scuole secondarie».

La storia è un intreccio divertente e ironico di parole anagrammate con cui le due autrici giocano in maniera creativa. Una ridente cittadina, Erdam, in cui vive una simpatica famiglia di pasticceri, gli Ulone. Amano fare feste sul bordo di un vulcano, intrattenendo i loro ospiti con canzoni e raffinati dolci. Tutto nella loro vita è perfetto fino a quando arriva ad Erdam il nuovo sindaco, Ompip Haller che sconvolge con le sue nuove disposizioni la loro vita e li spinge all’esilio nella vicina città di Uzzap.

«Avremmo dovuto presentare il libro alla Fiera del libro di Torino e a Bologna, ma tutto è saltato. Ci proponiamo, appena sarà possibile di strutturarlo come lavoro didattico all’interno delle scuole in modo da lavorare con i ragazzi e i docenti per arginare la povertà di linguaggio. Vogliamo soprattutto aiutarli a creare un loro spazio creativo, ostacolato dall’uso dei social e ovviamente dalla scarsa frequentazione della lettura. A partire da venerdì 17 – conclude Chiara – pubblichiamo una pillola sulla pagina facebook @unraccontodierdam.it. Sono dedicate agli adulti e ai ragazzi che sanno divertirsi, perché la vera pandemia deve essere la cultura virale e perché il sorriso alza le difese immunitarie». —

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