Bortolossi oltre la pop-art “fino ai Quattro Continenti”

PORDENONE. L’artista udinese Walter Bortolossi con “fino ai Quattro Continenti”, è il protagonista della mostra antologica in corso alla Galleria Harry Bertoia di Pordenone.«È una mostra che subito...
PORDENONE. L’artista udinese Walter Bortolossi con “fino ai Quattro Continenti”, è il protagonista della mostra antologica in corso alla Galleria Harry Bertoia di Pordenone.


«È una mostra che subito stupisce - scrive Maria Campitelli nel catalogo –. Per la sua diversità, per l’intensità narrativa e figurativa disseminata in decine di grandi quadri affollati di personaggi, di racconti sovrapposti e intersecati, ciascuno carico di contenuti, di citazioni, di rimandi che costringono a un’attenzione insolita per decifrarli.


Si può dire una mostra di un’autonomia assoluta, perché imperniata su una figuratività che se apparentemente sembra imparentarsi con la pop-art, in realtà se ne scosta per la complessità delle sue narrazioni».


La mostra, promossa dal Comune e dall’associazione Play Art «è innanzi tutto una antologica che svolge un percorso, volendo dimostrare la ricorrenza di certe tematiche dell’artista nell’arco del suo sviluppo pittorico, dal periodo giovanile – contrassegnato soprattutto dall’attrazione per scienza e tecnologia – al cosiddetto periodo di mezzo, da quando inizia a usare il computer per l’organizzazione della complessità compositiva dei suoi lavori, fino all’attuale periodo culminante nella straordinaria enciclopedica stesura dei quattro continenti.

Cioè il desiderio di sondare la conoscenza in tutti i suoi aspetti, da quello scientifico/tecnologico a quello filosofico, da quello storico a quello di un’espressività multipla, con particolare riguardo alla musica in accezione mainstream».


«Sulla base della conoscenza, non scevra da frecciate ironiche sulla sua presunta assolutezza, e quindi su una costante di fondo – scrive ancora Maria Campitelli – si è evoluto il linguaggio, e soprattutto si sono sviluppate le modalità compositive che dall’iniziale simbolismo e surrealismo ambientale (i personaggi dalla testa a punta e dai colori impropri) sono scese in terra, in mezzo a case, a volte non terminate (simbolo dell’incertezza provocata dalla crisi del 2007), in mezzo a città, dagli edifici squassati e a personaggi, a loro volta destrutturati.


Bortolossi cioè nella fase più recente è passato ad una concretezza con cui racconta fatti emblematici che costituiscono la storia recente e passata dell’umanità».


Visite fino al 28 gennaio.


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