Arte della danza e acrobazie: i Kataklò in volo al Teatrone

Nella serata del 15 luglio l’esibizione al Giovanni da Udine. Un gioco di squadra che incanterà il pubblico

Elisabetta Ceron
Kataklò protagonisti il 15 luglio a udine tra danza e atletismo
Kataklò protagonisti il 15 luglio a udine tra danza e atletismo

L’arte della danza e l’atletismo dello sport mirano all’unione sul piano teatrale. È questa la formula originale dei Kataklò (Athletic Dance Theater) che delinea anche l’ultima produzione, Seasons - Oltre le stagioni, in scena al Teatro Giovanni da Udine per la programmazione estiva, la sera del 15 luglio alle 21.

La coreografia, un'esplorazione dei cicli della vita costruita attorno ai concerti per violino di Antonio Vivaldi, riarrangiati dal compositore contemporaneo Max Richter, è ideata, firmata e diretta da Giulia Staccioli, con l’ausilio di Irene Saltarelli, assistente alle coreografie, e il disegno luci di Fabio Passerini.

Nuovamente “in volo” dunque questi artisti che si propongono in un ambito performante -  Staccioli ha fatto parte per tre anni della compagnia di Moses Pendleton – sulla scia di celebri formazioni americane come Momix, Iso o Pilobolus, capaci di integrare varie forme e linguaggi. I Kataklò ne sono la versione italiana e, se inizialmente simili ai Momix, via via motivati da emozioni legate anche all’intrattenimento più che spinti verso gli effetti illusionistici e le allegorie artistiche dei loro predecessori. In Seasons - Oltre le stagioni, teatro fisico, danza contemporanea e acrobatica danno origine a un vocabolario ampio e immediato, denso di poetiche suggestioni; la spettacolarizzazione, attraverso il movimento, crea affascinanti architetture, mosse da dinamiche che vedono gli interpreti sospesi nello spazio, lanciarsi e rotolare. Assoggettati alla gravità che “vivacizza” naturalmente il disegno coreografico, l’autrice rende le proprie sensazioni immagini di un viaggio fisico e mentale attraverso un codice di comunicazione dei corpi, la ritmica leggera e rapida dei volteggi, fermo immagini di pose plastiche basate sulla continua resistenza muscolare.

Un “gioco di squadra” che si identifica nel corpo di ballo e vira verso simmetrie legate ai principi fisici dell’equilibrio, dell’armonia e della coordinazione, verso una danza che non è solo l’effetto di pose e virtuosismi bensì esplicitazione dell’essere umano e delle varietà di cui è soggetto. Unendo sonorità classiche e moderne, le armonie della partitura di Richter animano una tela sonora su cui viene dipinto un racconto visivo che esalta la potenza espressiva degli interpreti di Kataklò. Guidati da Giulia Staccioli, coreografa e regista che ha fondato la Compagnia nel 1996, i corpi dei ginnasti-danzatori danno vita a un paesaggio in continua evoluzione che coinvolge un pubblico trasversale in un'atmosfera unica di grande fascino.

Conclude la programmazione di Teatro Estate, il 22 luglio alle 18, una proposta che iscrive il corpo nelle arti circensi, Respire! produzione della Compagnia Circoncentrique. Lo spettacolo, di e con Alessandro Maida e Maxime Pythoud su musiche originali di Lea Petra eseguite dal pianista Mariano Ferrandez, vanta 13 anni di consensi in tutto il mondo e porta in scena ironia, poesia, emozione, tecnica, originalità, acrobazie, virtuosismi coinvolgendo un pubblico sempre più ampio. Formatisi all'Ecole Supérieure des Arts du Cirque di Bruxelles, Alessandro Maida e Maxime Pythoud uniscono espressione del corpo, abilità tecnica, esecuzione dal vivo con pianoforte a coda, e sorprese continue creando un universo sensibile in cui la relazione è al centro. Come nella respirazione, dove l’inspirazione lascia il posto all’espirazione, i due artisti interagiscono alternandosi in rotazioni vorticose. 

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