A Udine nasce una nuova casa editrice: pubblicherà racconti di autori italiani
Ecco i primi due volumi di “256 edizioni”. Fabio Tiberti: «Una guida per raccontare il nostro Paese»

«Diciamo che è partito tutto da un'utopia o più semplicemente da un sogno: pensa che bello sarebbe avere una casa editrice».
Fabio Tiberti, udinese, classe 1984, appassionato del mondo della letteratura, dell'arte e del linguaggio grafico in ogni sua forma, si diploma nel 2003 al liceo artistico Sello di Udine con una specializzazione in Immagine fotografica, filmica e televisiva.
Poco più tardi inizia le prime collaborazioni con il mondo dell'editoria italiana e, in particolare, nell'ambito del self publishing, dove cura per autori indipendenti la creatività delle copertine e l'impaginazione dei volumi.
Tra le collaborazioni più proficue e durature, quella con lo scrittore salernitano di gialli, Arsenio Siani, che affida il linguaggio artistico delle proprie copertine alla fantasia ed esperienza di Tiberti. Nel 2019 si apre anche la collaborazione con la collana dalle tematiche Lgbtqi+, "Over the rainbow".
Nel 2021, Tiberti è tra i fondatori e direttore della rivista letteraria “Piegàmi”, specializzata in racconti brevi. «Ciascuno dei quali da poter stampare e trasformare, come suggerisce il nome, in preziosi origami».
In poco più di due anni sono oltre trenta gli autori, esperti ed esordienti , pubblicati, un parco autori consolidato, dal quale oggi nasce il progetto di 256 Edizioni, la casa editrice di soli racconti italiani ideata e diretta da Fabio.
«Racconti – spiega – che sono esperienze autentiche, universi verosimili capaci di trasportare il lettore all’interno di storie contemporanee dai temi profondi e che affrontano la realtà di oggi e di domani».
Una passione per i libri e la scrittura che nascono da ragazzo: «Faccio parte di quei giovani che provavano a scrivere per dare voce a quello che avevano dentro. Poi ho capito che la mia strada era la grafica.
La pandemia ha agevolato la nascita del progetto che avevo in mente, mi sono messo a studiare, mi sono informato e circa un anno fa abbiamo cominciato. Ci chiamiamo 256 Edizioni, perché vogliamo, attraverso la scrittura, proporre altrettante visioni della realtà.
Gli scrittori che abbiamo già pubblicato sono stati scelti parlandoci assieme. Hanno come caratteristica di catturare le voci e le prospettive che riempiono le nostre vite. Saranno la guida per raccontare il nostro Paese da nuovi punti di vista e condurre i lettori lungo riflessioni significative e scelte di vita».
Distribuiti a livello nazionale da directBook ed elettronicamente da Bookrepublic, 256 Edizioni garantisce l’esperienza di lettura fin dalla copertina: l’attenzione ai dettagli si estende infatti al tatto e alla vista.
Ogni libro è confezionato con cura utilizzando carta riciclata e carta proveniente da foreste ecosostenibili. Tre le collane disponibili. La 2 è dedicata a racconti dalla forte connotazione dualistica; la collana 5 è considerata il cuore della casa editrice e mette su pagina tematiche sociali, contemporanee e futuristiche.
«Già pubblicato in questa area è “J-card” di Laura Scaramozzino, una storia particolarmente forte di distopia alimentare. La vita della protagonista, divisa tra un rapporto tossico e la mancanza di amore, ha un brusco cambiamento quando conosce per caso Francesco, un bambino di classe sociale inferiore.
Come tutte le persone che non raggiungono un reddito abbiente, Francesco fa parte della frangia sociale contraddistinta dal possesso della tessera J. Si tratta di una carta speciale che consente ai suoi possessori l’accesso al solo junk food: letteralmente, cibo spazzatura», anticipa Tiberti.
Infine, la collana 6. «Ci troverete i racconti di chi, in giro per l’Italia, è alle prese con commissari e detective impegnati in indagini e vicende spesso assurde, altre volte di necessaria logica.
Racconti a tema giallo in tutte le sue sfumature (poliziesco, thriller, noir, spionaggio, ecc.). Tancredi Marini è qui pubblicato con “La caccia”, il suo è un giallo d’esordio ambientato nei boschi del centro Italia.
Protagonista il capitano dei carabinieri Leonardo Capezzale. Ci sono cinque possibili colpevoli, come nel più classico dei delitti della camera chiusa, e alcune bugie da far venire a galla per scoprire la verità».
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