A Torviscosa scatti inediti della Russia di Stalin

Il Cid ospiterà da sabato una formidabile raccolta di fotografie di Evzerichin per l’agenzia FotoSoyuz

TORVISCOSA. Il Cid di Torviscosa riapre con una formidabile esposizione fotografica di grande su “La Russia ai tempi di Stalin nelle fotografie di Emmanuil Evzerichin”, che consolida la collaborazione tra il Comune e l’Agenzia FotoSoyuz di Mosca già avviata lo scorso anno. A partire da sabato, il Cid ospiterà dunque la personale dedicata a Emmanuil Evzerichin, fotografo russo famoso per i suoi reportage e conosciuto nel mondo per alcuni celebri scatti effettuati durante la difesa di Stalingrado, tra il 1942 e il 1943. La mostra è curata, per conto della FotoSoyuz, da Natalija Ratnikova Evzerichina e da Valerij Stigneev, che è anche autore dell’introduzione al catalogo.

Evzerichin fu uno dei fotoreporter sovietici di maggior spicco negli anni Trenta e Quaranta, testimone di tutte le manifestazioni ufficiali piú importanti, di molti avvenimenti bellici particolarmente significativi, ma anche della vita quotidiana della Russia del tempo e in particolare di Mosca, città in cui si era trasferito fin da giovanissimo per lavorare all'agenzia Tass. Le fotografie riprodotte per l’esposizione di Torviscosa sono 70, quasi tutte sconosciute finora al di fuori della Russia. Nonostante il livello artistico e la capacità documentativa, la produzione di Evzerichin non è, infatti, mai uscita dai confini dell’ex Unione Sovietica, a esclusione di poche immagini. La mostra rappresenta perciò un’assoluta novità a livello internazionale e per l’agenzia FotoSoyuz è stata anche un'occasione per proseguire nel lavoro di digitalizzazione delle fotografie di Evzerichin, in alcuni casi addirittura a partire dai positivi dal momento che i negativi corrispondenti sono ormai perduti.

L’esposizione e il relativo catalogo sono presentati in quattro lingue: oltre all'italiano, anche in russo, inglese e tedesco. La mostra, a ingresso gratuito, sarà aperta fino al 4 ottobre, il sabato pomeriggio dalle 15 alle 20 e la domenica con orario continuato dalle 10 alle 20.

Emmanuil Evzerichin si appassiona alla fotografia fin da giovanissimo: è ancora uno studente a Rostov sul Don quando comincia a inviare i suoi negativi migliori alla Presskliche Tass, che lo assume come collaboratore esterno. Pochi anni dopo si trasferisce a Mosca e comincia a lavorare per la Fotochronika Tass, facendosi strada in breve tempo tra i giovani fotografi dell'epoca e diventando presto un maestro del fotoreportage.

Negli anni '30 lavora a pieno ritmo, documentando i principali eventi nazionali, come le manifestazioni del Primo maggio sulla Piazza Rossa, i raduni sportivi e le assemblee dei lavoratori. Accanto alle fotografie d’obbligo delle varie celebrazioni, Evzerichin ha lasciato però anche intensi ritratti di personaggi noti: in mostra sono esposti per esempio una fotografia di Stalin durante l'8° Congresso straordinario dei Soviet nel 1936 e una dello scrittore Maksim Gor'kij «nella sua posa preferita, con la giacca buttata sulle spalle e il gomito appoggiato al tavolo», come ricorda lo stesso Evzerichin. Ma già in quegli anni, tra gli interessi del giovane fotografo figurano anche temi quali la nuova architettura sovietica, i trasporti e la vita quotidiana della capitale. Lo sforzo di superare il semplice dovere di cronaca richiesto dal fotoreportage e di arricchire invece le immagini di spunti artistici e personali si vede fin da questi anni.

L'esposizione di Torviscosa presenta anche un'immagine di Mosca nei suoi aspetti meno noti, al di fuori delle occasioni ufficiali. L'uomo comune attira l'attenzione e l'interesse di Evzerichin già in quell'epoca e diventerà poi il vero eroe nelle fotografie sui fronti di guerra lo vede nella Stalingrado assediata, tra il 1942 e il 1943. L’Armata Rossa difende la città per duecento giorni e per tutto questo tempo Evzerichin si trova tra le file dei soldati.

Francesca Artico

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