Terrorismo, blindati i confini del Fvg

UDINE. Roma invierà rinforzi ai confini del Friuli Venezia Giulia. La decisione sarà presa a breve e fa seguito all’approvazione da parte del Governo dell’ordine del giorno presentato da Walter Rizzetto (Al) e sottoscritto anche da Sandra Savino (Fi), Aris Prodani (Al) e dal verdiniano Ignazio Abrignani.
Rizzetto aveva predisposto l’interrogazione facendo seguito all’allarme terrorismo lanciato dal procuratore capo di Trieste, Carlo Mastelloni, che aveva denunciato la mancanza del 30 per cento di forze dell’ordine (Polizia di Stato, carabinieri e Finanza) a Trieste, una mancanza - aveva detto - che «renderebbe la nostra risposta al terrorismo meno efficiente anche in vista del Giubileo indetto dal Papa».
Così, nel chiedere al Governo «misure più efficienti dirette a garantire una maggiore sicurezza in Italia per contrastare possibili attacchi terroristici», il deputato Rizzetto aveva anche suggerito al Governo di prevedere, in particolare, «la predisposizione di misure di controllo dei confini del Friuli Venezia Giulia dirette a salvaguardare la suddetta regione dal rischio di infiltrazioni terroristiche provenienti dai Balcani, considerando l’allarme lanciato dal procuratore capo di Trieste ed esperto di terrorismo internazionale, Carlo Mastelloni».
Immediatamente dopo l’appello di Mastelloni, la direttrice della IV Zona Polizia di Frontiera, Irene Tittoni, aveva però ridimensionato la vicenda affermando che «al momento in Fvg non è prevista alcuna intensificazione della presenza di risorse umane ai confini perché non esiste ancora una minaccia diretta. E se lo è, è “vaga” nella misura in cui può riguardare tutto il territorio nazionale».
«Il via libera del Governo - commenta Rizzetto - è davvero una bella notizia per il Fvg. Ora attendo la comunicazione del Viminale. Credo il ministro Alfano si attiverà immediatamente e quanto prima avremo l’ufficializzazione dell’implementazione delle forze di polizia alle nostre frontiere». E la notizia - ancorché in maniera ufficiosa - è già rimbalzata anche tra le forze di polizia, i cui sindacati confermano che già ieri si parlava del possibile rafforzamento delle presenza ai confini regionali.
Intanto, proprio da Tarvisio anche ieri è arrivata la conferma che il flusso dei migranti che arrivano in treno (si tratta principalmente di afghani respinti dalla Germania e dall’Austria) non cessa. Ieri a Tarvisio sono arrivati 92 profughi (5 soltanto a Gorizia), confermando che ormai gli ingressi settimanali si aggirano tra le 400 e le 500 unità.
Un numero che il sistema di accoglienza messo in atto dalla nostra Regione riesce ancora ad ammortizzare anche se da adesso in poi si dovrà fare i conti con il freddo e quindi sarà necessario individuare luoghi di ricovero per le centinaia di persone che ancora vagano nelle città capoluogo.
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