Pentecoste, la protesta non è finita

LIGNANO. Pentecoste è finita da quattro giorni. Ma le polemiche in città non si placano. Anzi, continuano. Le maggiori proteste arrivano proprio da chi a Lignano ci lavora nel campo dell'accoglienza turistica. Non si nasconde la delusione di fronte al solito fine settimana di fuoco che si ripete ogni anno. Con sporcizia, schiamazzi, urla e nessun rispetto per la località.
Non la nasconde nemmeno Cristina Andretta operatrice che gestisce un villaggio turistico con annesso apart hotel, due residence e alcune villette che ha deciso di scrivere una lettera al nostro quotidiano. «Rabbia giustificata e condivisa quella sul web a proposito dello scorso week end a Lignano – scrive - . Leggo esterrefatta che si ritenga tale evento vitale. Chi la pensa così non guarda a 360°. Abbagliati da facile e veloce guadagno per pochi, si sottovaluta l’immagine, umiliante e devastante che ne deriva; non si tiene in considerazione il lavoro di tanti operatori turistici per creare l’ambiente ideale per le famiglie e per i giovani che sanno divertirsi nel rispetto proprio e altrui».
Non si accettano più i comportamenti ben oltre le righe dei giovani d'Austria, non si accetta più il modo indecoroso in cui hanno lasciato la città e la spiaggia. «Una parte di Lignano si è letteralmente prostituita mettendo in grave difficoltà chi per lavorare ha bisogno delle famiglie e di clientela civile che sa rispettare l’ambiente che le viene messo a disposizione – continua -. Dimmi con chi stai e ti dirò chi sei! Lignano con chi sta? Quei giovani austriaci che in soli 3 giorni devastano l’immagine della nostra località lo fanno perché troppi operatori glielo consentono.

Le famiglie fuggono. Quante volte ho sentito da tedeschi, italiani e anche austriaci dire che loro a Pentecoste a Lignano non torneranno. Nella mia attività, ho cercato di scegliere chi ospitare, ho fermato gli eccessi al nascere, ho tutelato famiglie e giovani ospiti spaventati e schifati dallo spettacolo presentato per le vie di Lignano Mi rincresce e preoccupa non aver potuto assicurare loro che eventi simili a Lignano non si manifesteranno più».
Critiche, quelle rivolte a questo fine settimana di Pentecoste, che non sono del tutto piaciute al sindaco Luca Fanotto. Il primo cittadino, infatti, ha “bacchettato” gli operatori che hanno caricato le foto sul web che ritraevano i giovani con tasso alcolemico alle stelle e la sporcizia lasciata ovunque. «Siamo in grado di farci del male da soli – afferma – visto che sono gli stessi operatori che hanno gridato vergogna. Perchè dare così enfasi a qualche cosa che è sicuramente deprecabile? Forse non è tanto producente per la città continuare a enfatizzare queste cose sul web».
Per questo il sindaco, ieri alla presentazione delle nuove strategie turistiche presentate dalla società Four Tourism, ha voluto aprire un momento di riflessione. «Per otto mesi ci siamo confrontati anche con le categorie – continua -, poi ognuno ha preso una sua direzione. Ognuno deve fare la sua parte e ognuno deve assumersi la sua responsabilità. Ciò che è importante è fare squadra e mettersi d'accordo».
Insomma la Pentecoste ancora suscita polemiche e proteste. Non solo sul web ma anche in città.
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