Pasovic cita Carola Rackete in un'intervista al MV, Fedriga diserta l'inaugurazione del Mittelfest

CIVIDALE. Il colpo di scena è arrivato in chiusura di cerimonia, con l'impetuosità di un fulmine a ciel sereno. Con solo un paio di minuti d'anticipo sull'avvio della formale inaugurazione della ventottesima edizione di Mittelfest - ha svelato a "rituale" concluso il presidente dell'Associazione Mittelfest, Federico Rossi -, l'atteso governatore Massimiliano Fedriga ha informato, via telefono, di aver deciso di dare forfait «per dissenso politico nei confronti di alcune dichiarazioni» riconducibili agli ambienti festivalieri.
E la lapidaria comunicazione, che il sindaco di Cividale, Stefano Balloch, ha tentato di smorzare con un sorridente «Questo è Mittelfest!», è piovuta come una doccia fredda sul direttore artistico, Haris Pašovic, rimasto incredulo di fronte a parole inaspettate e per lui inspiegabili.
«Davvero non capisco, mi sembra proprio impossibile», ha dichiarato poco più tardi, dicendosi «molto dispiaciuto» dell'accaduto e sostenendo che, a qualsiasi considerazione si riferisse Fedriga, «deve aver decisamente frainteso».
Infine la mano tesa: «E' il presidente del Friuli Venezia Giulia: sarei lieto di averlo ospite al festival, in ogni momento sarà il benvenuto». Ouverture scoppiettante, insomma, per la rassegna dedicata alla "Leadership", tenuta a battesimo dal primo cittadino di Cividale con parole incoraggianti: «Quest'anno - ha sottolineato Balloch - stiamo registrando un forte interesse verso il programma, attestato dai dati che arrivano dalla biglietteria. Ci attendono grandi momenti di spettacolo: ringraziamo il maestro Pašovic per il suo importante contributo. Mittelfest è un vulcano in eruzione, che scuote le coscienze scandagliando tematiche di stretta attualità, che indagano le dinamiche europee evidenziandone prospettive e fragilità».
Per parte sua il presidente Rossi, prima di far scoppiare la "bomba" del giorno comunicando l'indisponibilità di Fedriga a presenziare al simbolico taglio del nastro, ha ricordato l'impegno economico a favore di Mittelfest della Regione, «che ritengo - ha scandito - abbia tutto l'interesse a coltivare un festival capace di rafforzare la sensibilità europea dei cittadini». Sensibilità in perpetuo sviluppo, ovviamente, tant'è che Rossi si è sbilanciato: «Dopo 28 anni si può pensare a un'evoluzione della formula, per rendere l'evento più aderente alla realtà dell'Europa dei giorni nostri».
Dal direttore artistico un invito a godersi quanti più spettacoli possibile, «perché è difficilissimo - ha assicurato Pašovic - stilare una graduatoria» nell'ambito di un cartellone studiato per dare voce a quella multiculturalità che rappresenta l'intrinseca essenza di Mittelfest. «Diversità - ha ribadito - è la parola d'ordine di questa edizione».
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