L’ira di Fedriga contro Mittelfest: «Festival politico, Pašovic se ne vada»

La vicinanza a Carola Rackete manda su tutte le furie il governatore: se pensa di usare così i soldi dei friulani si sbaglia
Cividale del Friuli, 11-07-2019 - MITTELFEST 2019 - INAUGURAZIONE DI MITTELFEST 2019 - #Leadership - Intervengono il presidente Rossi, il direttore Pasovic, il sindaco di Cividale Balloch - intervento della Pressburger Klezmer band - Foto © 2019 Luca A. d'Agostino / Phocus Agency
Cividale del Friuli, 11-07-2019 - MITTELFEST 2019 - INAUGURAZIONE DI MITTELFEST 2019 - #Leadership - Intervengono il presidente Rossi, il direttore Pasovic, il sindaco di Cividale Balloch - intervento della Pressburger Klezmer band - Foto © 2019 Luca A. d'Agostino / Phocus Agency

Massimiliano Fedriga scarica Mittelfest e spara ad alzo zero contro il direttore artistico del Festival cividalese, cioè quell’Haris Pašovic che, per il secondo anno di fila, veste i panni del curatore del cartellone della kermesse friulana.

Il nocciolo della questione, senza troppi giri di parole, è legato al taglio che Pašovic ha deciso di cucire addosso alla 28ª edizione della kermesse e ai riferimenti nemmeno troppo velati (bensì chiari e diretti) fatti ai concetti di muri e barriere da abbattere espressi nei giorni antecedenti il debutto del Festival. Il tutto senza dimenticare la “vicinanza” manifestata alle posizioni di Carola Rackete, la comandante della SeaWatch finita al centro di uno scontro politico, e giudiziario, con il ministro dell’Interno Matteo Salvini.



La realtà, in definitiva, parla di una sorta di climax di irritazione che ha cominciato a montare negli ultimi giorni ai piani alti di piazza Unità muovendosi di pari passo con le dichiarazioni di Pašovic. Il direttore, prima di tutto, si è infatti augurato che proprio Mittelfest sia in grado di dare una scossa alle coscienze della politica dei muri. «Si ipotizza la costruzione di una barriera fra Italia e Slovenia – ha detto recentemente – e Mittelfest, sorto sull’onda del crollo del muro di Berlino, è il migliore strumento di cui possiamo disporre in tale frangente: spiega che arte e cultura servono a costruire ponti, non a dividere. Ed è esattamente di questo che abbiamo bisogno: più ponti, meno muri».

Difficile che a Fedriga, sostenitore della possibilità di costruire una barriera anti-migranti a Nordest (pur come soluzione estrema), siano piaciute queste parole così come il paragone realizzato da Pašovic tra Antigone – il cui spettacolo firmato Konstantinos Ntellas rappresenta il clou del cartellone cividalese – e Rackete, assieme a una “vicinanza”, quantomeno morale, palesata nei confronti della comandante tedesca. Anzi, è stata proprio la prevedibile menzione che verrà riservata a Rackete a Cividale, e dichiarata dal direttore artistico al Messaggero Veneto, a mandare su tutte le furie il governatore.

Letta l’intervista Fedriga ha infatti effettuato un rapido giro di telefonate e, dopo aver verificato la posizione di Pašovic, ha prima comunicato al presidente del Mittelfest, Federico Rossi, che non avrebbe partecipato all’inaugurazione del Festival salvo poi sfogare tutta la propria rabbia nei confronti del direttore artistico e, più in generale, dei vertici cividalesi. «Se questi personaggi – ha tuonato il presidente – pensano di utilizzare in questo modo i soldi frutto del sudore e della fatica dei friulani si sbagliano di grosso. Per quanto mi riguarda questo signore (Pašovic ndr) può, e anzi dovrebbe, tranquillamente lasciare il suo posto tanto non mancherà a nessuno».

Fedriga è un fiume in piena e quando parla dei soldi dei friulani si riferisce ai contributi che la Regione concede a Mittelfest. Analizzando la graduatoria e le assegnazioni per il 2019 all’interno del bando triennale destinato ai cosiddetti Festival multidisciplinari, si scopre che Mittelfest è l’unica kermesse oggetto di finanziamento per un ammontare di 718 mila 961,47 euro. Attenzione, però, perché questo tipo di bando fa riferimento al triennio 2017-2019, il prossimo anno i criteri di contribuzione cambieranno e il Festival, almeno sentendo il governatore, potrebbe davvero rischiare grosso. «È chiaro che la Regione farà le sue valutazioni – continua Fedriga – se Mittelfest sarà ancora guidato da questi personaggi. Io non pretendo per nulla che si parli bene della Regione oppure della Lega, ma trovo inaccettabile che certi signori, convinti di avere sempre e comunque la verità in tasca, si arroghino il diritto di fare politica d’attualità utilizzando denaro pubblico». —


 

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