La Mezza Maratona di Palmanova fa il pieno con 2.400 partecipanti
La 23ª edizione ha lanciato tanti messaggi contro la violenza di genere e promosso iniziative per sensibilizzare le persone su una malattia invalidante come la Sla

È stata la festa dello sport quella vissuta domenica 23 novembre a Palmanova, ma soprattutto è stata una mezza maratona condizionata da una forte presenza di donne, quella giunta alla 23ª edizione, dalla quale sono stati lanciati tanti messaggi contro la violenza di genere e il sensibilizzare le persone su una malattia invalidante come la Sla, ma per tutti è stata una giornata meravigliosa dalla quale nessuno si è sentito escluso.

Tanti gli atleti presentatisi al nastro di partenza nella spettacolare piazza Grande addobbata a festa, giunti da diverse regioni italiane e dall’estero (soprattutto Austria e Slovenia, Croazia, ma anche da Brasile, Sudafrica e Stati Uniti), di cui il 30% donne. Ma a destare maggiore impatto è stata la partecipazione alla marcia non competitiva aperta a tutti, “Corriamo contro la violenza sulle donne”: ben 600 donne accompagnate dai figli. Sono partite alle 10.15, tutte consce che da questa gara non ci sarebbe stato alcun vincitore, «perché questa non è una gara ma un messaggio che si vuole lanciare», hanno detto gli organizzatori. Ed è stato bellissimo vederle tutte sfilare nella giornata di sole per dire basta a ogni tipo di violenza: chi con i figli per mano, chi con i piccoli nel passeggino.

Ma un altro importante messaggio è stato quello lanciato Silvia Furlani, runner friulana di 64 anni malata di Sla da quando ne aveva trenta, partita alle 5 di mattina con un accompagnatore e la mappa del percorso per concludere la sua personalissima maratona alle 14. È partita e arrivata con tutta la sua positività per combattere contro il pregiudizio che i malati di sclerosi multipla siano destinati all’immobilità. E poi c’era il Gruppo Amici di Diego, partiti dieci minuti prima del gruppo dei runners assieme ai vari volontari e atleti tesserati Fidal che si occupano di portare e far partecipare persone con handicap o disabilità, alle mezze maratone, che non hanno voluto mancare neppure quest’anno alla competizione di Palmanova. Tra loro Elena Craighero, la bimba in carrozzina che partecipa a queste competizioni accompagnata dai genitori.

«Anche quest’anno la mezza maratona ha dimostrato il suo grande cuore – dice l’assessore allo Sport, Thomas Trino –. Accanto alla sfida sportiva, quelle solidali. Ognuno ha corso con una propria storia e con un proprio obiettivo: c’è chi ha fatto correre chi con le proprie gambe non ha potuto farlo, chi, come me, ha corso per fare rumore contro la violenza sulle donne, chi ha voluto superare i propri limiti. Una domenica ricca di emozioni e di soddisfazioni; un esempio di sport».

A evento concluso non poteva mancare il commento di Luca Martina, anima con la moglie Anna e il suo staff, dell’evento: «È stata una giornata perfetta – ha detto –. Tutto è andato per il meglio: abbiamo ricevuto tanti complimenti. Ringrazio le associazioni che ci hanno supportato e i volontari di Eventi sportivi Palmanova Asd: siamo un grande gruppo. Per Palmanova va così in archivio un altro grande weekend di corsa, l’appuntamento è ora per il prossimo anno con l’obiettivo di crescere ancora.
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