L’import-export dei rifiuti arriva in Cina

Nella Destra Tagliamento il flusso in entrata parte da Slovenia, Croazia e Austria. Quello in uscita tocca l’Estremo Oriente
Cumuli di rifiuti sul corso Vittorio Emanuele a Napoli, in un'immagine del 26 giugno scorso. La scorsa notte i vigili del fuoco del Comando provinciale di Napoli hanno effettuato 22 interventi per spegnere roghi di rifiuti tra la città e la provincia. Nel centro di Napoli, dove erano tornati i cumuli di rifiuti a causa dell' agitazione dei dipendenti della "Lavajet", che non hanno riscosso la quattordicesima, stamattina sono arrivati mezzi dell' Asia per la raccolta. ANSA/CIRO FUSCO
Cumuli di rifiuti sul corso Vittorio Emanuele a Napoli, in un'immagine del 26 giugno scorso. La scorsa notte i vigili del fuoco del Comando provinciale di Napoli hanno effettuato 22 interventi per spegnere roghi di rifiuti tra la città e la provincia. Nel centro di Napoli, dove erano tornati i cumuli di rifiuti a causa dell' agitazione dei dipendenti della "Lavajet", che non hanno riscosso la quattordicesima, stamattina sono arrivati mezzi dell' Asia per la raccolta. ANSA/CIRO FUSCO

PORDENONE. I rifiuti, come le merci, ormai non conoscono confini: regionali e tantomeno su scala internazionale e intercontinentale. La provincia di Pordenone è infatti da tempo un territorio al centro dei flussi import-export delle immondizie.

Non solo Napoli. Negli ultimi giorni, a tenere banco è stato il caso dei rifiuti napoletani che “migreranno” dalla Campania verso la Destra Tagliamento, ma arrivi e partenze, negli ultimi anni, sono stati una costante e anche in questo 2015 il trend è proseguito con l’autorizzazione all’importazione di rifiuti da Slovenia, Croazia e Austria e il via libera all’esportazione verso Slovacchia, Ungheria e la stessa Austria.

L’export. Nell’ultima relazione sullo stato di gestione delle funzioni in materia di rifiuti messa a disposizione dalla Provincia di Pordenone, si fa inoltre riferimento anche a Paesi decisamente più “esotici” come meta finale delle esportazioni, ovvero Pakistan, Cina e Indonesia dove sono finite tonnellate di rifiuti inseriti nella cosiddetta “lista verde”, quelli cioè che non necessitano di autorizzazioni preventive.

Autorizzazioni. Sul sito internet istituzionale della Provincia di Pordenone, nella sezione “amministrazione trasparente”, si trovano informazioni riguardanti le autorizzazioni ambientali rilasciate, compresi i consensi alle spedizioni transfrontaliere di rifiuti, sia per le esportazioni che per quanto riguarda le importazioni.

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Rifiuti importati. L’ultima determinazione risale al 27 maggio di quest’anno. Si concede alla società Komex il consenso all’importazione dall’Austria, a fini di recupero, di 100 tonnellate di rifiuti che devono essere raccolti e smaltiti applicando precauzioni particolari per evitare infezioni, da conferire all’impianto di incenerimento della Mistral Fvg srl a Spilimbergo. Sempre in maggio sono state concesse alla società slovena Mollier l’importazione di 50 tonnellate, alla società croata Ecooperativa di 100 tonnellate e sempre alla Ecocoperativa altre 50 tonnellate di materiale classificato, in quest’ultimo caso, nell’ambito dei codici del Catalogo europeo dei rifiuti, medicinali citotossici e citostatici. Anche per i rifiuti provenienti da Slovenia e Croazia la meta finale è sempre l’impianto spilimberghese della Mistral.

La panoramica. Una fotografia della situazione che mostra le dinamiche dell’import-export nella Destra Tagliamento è quella delineata dall’ultima relazione sullo stato di gestione delle funzioni in materia di rifiuti resa pubblica lo scorso anno e dove è contenuto un approfondimento sui rifiuti spediti o ricevuti verso e da altri Paesi.

Rifiuti sanitari. «Si può osservare la conferma dell’incremento nel quantitativo complessivo di rifiuti spediti all’estero – si spiega nella relazione –, dovuto in buona parte all’entrata a regime di un nuovo impianto di gestione di rifiuti urbani e speciali che conferisce all’estero i propri scarti destinati al recupero energetico. Nel 2013 sono stata autorizzate due società slovene a conferire rifiuti nella nostra Provincia. Sono stati effettivamenti spediti circa 305 Mg (tonnellate) di rifiuti sanitari». Nei dati che si trovano nella relazione della Provincia sul ricevimento dall’estero di rifiuti soggetti ad autorizzazione sono indicate anche le categorie: si tratta pressoché interamente di rifiuti che devono essere raccolti e smaltiti applicando precauzioni particolari per evitare infezioni.

Cina e Indonesia. Secondo la relazione della Provincia di Pordenone, «dai dati sulle esportazioni “in lista verde” si deduce che le maggiori quantità di rifiuti esportata senza un controllo preventivo riguardano la carta (più del 50% in peso), le apparecchiature fuori uso e la plastica». «Le destinazioni più rilevanti – si aggiunge nel documento – sono la Cina, che assorbe il 50% del totale, il Pakistan, la Germania, l’Indonesia e l’Ungheria».

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