Le scuole saranno demolite Alunni dentro i prefabbricati

Avviato il cantiere: entro il 2022 la nuova sede di elementari e medie I ragazzi divisi fra i moduli, il palazzetto dello sport e la primaria di Enemonzo

/ VILLA SANTINA

È stato aperto in via Renier il cantiere per la demolizione delle scuole elementare e media di Villa Santina: ci vorranno 3-4 mesi. Si inizia con la rimozione della parte impiantistica interna per poi procedere con la demolizione delle strutture murarie. Lì sarà poi realizzata, si prevede entro fine 2022, la nuova sede scolastica. La maggior parte dei 169 alunni dei due plessi fa lezione da due anni in moduli dedicati nella zona dell’ex stazione ferroviaria, due classi sono invece al palazzetto dello sport, una classe è ospitata alla primaria di Enemonzo. Quindici giorni dopo esser divenuto sindaco nel 2019, Domenico Giatti, si era ritrovato in mano l’esito della verifica statica sulle sue scuole: pur ricostruito nel 1978, l’edificio dava un indice di sicurezza sismica fino allo 0,2 (dovrebbe essere tra 0,6 e 1). Il 14 giugno 2019 aveva firmato l’ordinanza di chiusura delle scuole, poche ore dopo si era registrata una scossa, convincendo Giatti ancor più dell’esigenza di trovare un posto sicuro per gli scolari. Ora si sta definendo l’iter di gara per l’affidamento della progettazione del nuovo edificio.

«Per giugno – prevede l’assessore Nicola Cimenti – dovremo avere il progetto definitivo-esecutivo. Per fine 2021 dovremmo individuare la ditta che eseguirà i lavori». Il costo dell’opera ammonta a 4 milioni e 324 mila euro, di cui 442 mila derivanti da contributo regionale, 2 milioni e 675 mila euro dallo Stato e 1 milione e 207 mila euro da contributo in conto termico.

La nuova scuola potrà accogliere 220 alunni, illustra Cimenti, sarà una struttura modulare realizzata a lotti (con precedenza al corpo aule), all’avanguardia sull’efficientamento energetico, con luci a led, solare termico, fotovoltaico, pompe di calore, spazi adeguati e versatili a favore anche di esigenze legate alla disabilità, alle nuove tecnologie a e a quanto insegnato dalla pandemia, che suggerisce per esempio pareti mobili. Giatti annuncia anche che il Comune ha ottenuto dalla Regione un contributo di 874 mila euro per demolire e ricostruire la palestra annessa alle scuole poiché è classificata come struttura di ricovero in situazioni di emergenza.

Intanto, l’Istituto comprensivo Val Tagliamento col dirigente Massimo Ballon si avvia a concretizzare il progetto Scuola 2.0 per l’alta digitalizzazione progressiva delle classi. A Villa Santina a partire sarà la classe IV delle primarie. Fondi per l’acquisto di materiale informatico specializzato arrivano da Prima cassa, Comune, associazioni di genitori. Giatti e Ballon hanno incontrato anche i vertici del Consorzio industriale. «L’idea – spiega Giatti – è creare familiarità per gli alunni con gli strumenti tecnologici e anche fin da piccoli con il variegato contesto imprenditoriale locale». —

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