Udine, taglio degli alberi a rischio caduta. Marchiol: «Erano marci»
Le piante rimosse saranno sostituite a partire da novembre con altri 500 nuovi esemplari

I risultati delle verifiche strumentali effettuate nelle scorse settimane da parte di tecnici agronomi hanno evidenziato un rischio concreto di caduta per alcuni alberi del territorio comunale, rendendo necessario un intervento immediato per garantire la sicurezza delle aree coinvolte. In particolare, molti alberi erano affetti da carie e marciumi che ne indebolivano la struttura: per tale ragione, il Comune di Udine ha deciso di intervenire per rimuovere gli esemplari risultati gravemente compromessi dal punto di vista fitosanitario, a rischio caduta, prestando particolare attenzione alle aree maggiormente frequentate ogni giorno, dove i tronchi rimossi costituivano un pericolo per la pubblica incolumità.
Nel corso delle operazioni, comunicate in anticipo per mezzo di specifici cartelli apposti in ciascuna area che segnalavano i tempi e le ragioni dell’intervento, è stato possibile constatare in maniera diretta la gravità del problema: la sezione del tronco rimosso in largo dei Pecile, per esempio, presentava una marcata diversità di colore e consistenza del legno, segnale evidente della presenza di una carie interna.
Tale patologia determina una perdita significativa della resistenza meccanica del legno alle sollecitazioni esterne, aumentando in modo considerevole l’instabilità strutturale e il rischio di rotture improvvise, con conseguente pericolo di caduta dell’albero.
«Capisco che l’abbattimento di un albero generi sempre dispiacere – commenta l’assessore comunale al Verde pubblico Ivano Marchiol –, ma i controlli dei tecnici professionisti hanno dimostrato che alcune piante erano ormai irrimediabilmente compromesse e potevano rappresentare un pericolo serio. Non intervenire sarebbe stato irresponsabile. Oggi – aggiunge ancora l’assessore Marchiol – paghiamo il prezzo di anni in cui la manutenzione del verde è stata trascurata: noi ci siamo assunti l’onere di invertire questa tendenza, scegliendo la strada opposta: prenderci la responsabilità di decisioni difficili e avviare un piano di riqualificazione del verde urbano che guarda al futuro, con l’impegno di piantare entro il 2026 oltre 1.800 nuovi alberi, 1.300 dei quali sono già stati messi a dimora. La priorità è restituire a Udine spazi sicuri, belli e vivibili».
La sostituzione con le nuove essenze sarà effettuata nella prima finestra utile a effettuare nuove piantumazioni, ovvero tra il prossimo novembre e marzo del nuovo anno, quando verranno inserite in contesto urbano nuove alberature, in linea con un piano di riqualificazione del verde che punta a preservare e rinnovare il patrimonio arboreo cittadino. Oltre alle quasi 1.300 piante già piantumate negli scorsi due anni, il Comune, infatti, si è già impegnato ad arricchire la città con 500 nuovi alberi.
Contraria al piano avviato in quest’ambito la posizione di Loris Michelini, capogruppo di Identità Civica ed ex assessore al Verde pubblico: «A fronte di alcuni alberi malati presenti da parecchi anni nelle vie si è dato il via a una vera e propria “sostituzione etnica” inserendo un’unica nuova essenza arborea».
Michelini quindi difende la politica precedentemente adottata: «Nel 2020 era già partito un censimento albero per albero grazie alla nostra decisione di acquistare un programma apposito». Quindi attacca: «Marchiol rimarrà alla storia come il politico che ha autorizzato l’abbattimento di più alberi adulti nel Comune di Udine».
Sulla questione è poi intervenuto il consiglio direttivo della sezione di Udine di Italia Nostra: «In considerazione delle motivazioni dell’abbattimento raccomandiamo ogni misura di carattere preventivo nella gestione del patrimonio arboreo anche sentendo i pareri di terzi, come il servizio fitosanitario, considerato che a Udine è da anni attivo un eccellente corso di Scienze agrarie».
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