Le auto sfrecciano troppo veloci in città: il Comune di Udine installa i velo-ok in dieci strade

UDINE. Il Comune potenzia la sua dotazione di strumenti di controllo per limitare gli eccessi di velocità in centro: in dieci punti strategici individuati dalla polizia locali sono stati installati ieri altrettanti velo-ok. Questi strumenti sono delle colonnine in plastica dura che, al bisogno, possono essere dotati di telecamera per il controllo della velocità.
La telecamera che funge da tachimetro esterno alla vettura può essere usata per sanzionare chi sta alla guida solo nel caso in cui essa sia presidiata da agenti di polizia locale, non è dunque attiva 24 ore su 24. La contestazione non è necessariamente da effettuarsi immediatamente. Gli agenti possono spedire la multa direttamente a casa: la telecamera infatti registra la velocità del veicolo al momento del passaggio, non quando è in avvicinamento.
È dunque difficile riuscire a fermare la vettura se sfreccia davanti ai vigili. La presenza delle colonnine ha l’effetto di ridurre la velocità anche quando non è in azione grazie alla sua azione deterrente. La polizia locale è stata inoltre dotata di un altro paio di velo-ok mobili con telecamere dedicate da poter posizionare laddove ci sia un’esigenza specifica.
La colonnina è particolarmente utile in quanto riesce a riparare dal maltempo le telecamere e dunque può essere utilizzata anche in caso di pioggia, cosa che lo rende più efficace rispetto al classico autovelox. L’amministrazione Fontanini aveva già iniziato a dotare la città di velo-ok, incominciando ad adornare con i bussolotti arancioni il lato della strada di otto arterie periferiche.
Nove velo-ok erano stati installati l’anno scorso in via del Cotonificio, viale Monsignor Nogara, via Baldasseria Media, via Baldasseria Bassa, in via Bariglaria (in cui ne sono stati posizionati due), via Marsala, via Tavagnacco e via Buttrio. Quasi tutti questi strumenti erano stati poi quasi immediatamente danneggiati da azioni vandaliche o (nel caso di una colonnina) da incidenti. A febbraio ne erano rimasti in funzione soltanto due. I teppisti non hanno fermato gli sforzi del Comune.
Nel corso delle prossime settimane i velo-ok periferici verranno sostituiti con un nuovo modello, di materiali resistenti, a prova di intrusione. Per questi strumenti il Comune ha investito circa 40 mila euro. I punti più centrali che sono stati ritenuti avere le caratteristiche giuste per ospitare le colonnine arancioni (spazio sufficiente per permettere l’intervento degli agenti senza ricadute negative sul traffico e oggettive criticità) coinvolgono 10 vie cittadine: viale XXIII marzo, viale Trieste, viale Duodo, via San Daniele, viale Leonardo da Vinci, via Marco Volpe, via Veneto (Cussignacco), via Konrad Adenauer, viale Ledra, e viale Volontari della Libertà.
La relazione della cittadinanza con i bussolotti arancioni continua ad essere dolce-amara. Già sono giunte contestazioni da Cussignacco per il posizionamento della nuova colonnina sopra al marciapiede che ne limita di molto l'accessibilità: le carrozzine da là non passano più.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto