Il Comune raddoppia i Velo-ok in strada: in arrivo quattordici nuove colonnine

UDINE. Bandiera bianca? Macché. Nonostante gli atti vandalici abbiano ridotto drasticamente la dotazione dei Velo-ok, i box arancioni che servono a dissuadere gli amanti della velocità alla guida, l’amministrazione comunale non intende sventolare il vessillo della resa di fronte alla folle determinazione dei vandali.
E, quindi, non soltanto non lascia, ma raddoppia. Perché da contratto i sette manufatti distrutti (sei messi kappaò dai vandali, uno – quello di vi Marsala – distrutto da un automobilista distratto) saranno sostituiti a spese della ditta che li aveva forniti nel dicembre del 2018 all’Uti. Ma la giunta Fontanini, d’accordo con il comando della Polizia locale, ha deciso di ampliare l’esercito dei bussolotti arancioni, acquistandone altri quattordici di ultima generazione, «progettati contro qualsiasi tipo di vandalismo, antisfondamento e particolarmente resistenti agli agenti chimici, atmosferici e all’abrasione», come si legge nella determina con cui si affida la fornitura e l’installazione dei dissuasori alla G. A. Europa Azzaroni srl di Bologna: un affidamento diretto, in quanto l’importo complessivo ammonta a 39.536 euro, qualche spicciolo in meno dei 40 mila che costituiscono la soglia che impone agli enti pubblici il ricorso alla gara.
«I quattordici nuovi dispositivi blindati – spiega il vicesindaco Loris Michelini – saranno posizionati lungo le strade oggetto nei mesi scorsi dei vandalismi, mentre utilizzeremo i modelli più vulnerabili che ci verranno forniti dalla ditta in sostituzione di quelli vandalizzati nelle arterie più vicine al centro, meno isolate e quindi teoricamente meno appetibili per i malintenzionati». In questa maniera, come conferma Michelini «sarà possibile accontentare i cittadini che ci avevano chiesto di implementare la dotazione dei dissuasori, chiedendone esplicitamente l’installazione in alcune strade dove il problema dell’alta velocità di transito dei mezzi è particolarmente sentito».
Al vaglio del comando di via Girardini e dell’ufficio comunale della mobilità c’è già un elenco di massima di arterie sotto la lente d’ingrandimento, lungo le quali verranno dunque montati gli amati-odiati box arancioni. «Gli agenti della Polizia locale e i tecnici comunali – conferma ancora l’assessore ai Lavori pubblici – hanno effettuato nelle scorse settimane dei sopralluoghi per individuare i punti in cui installare i manufatti: devono essere aree con una certa metratura, che permettano la sosta del mezzo della polizia e con una conformazione che consenta l’utilizzo dei dispositivi di rilevazione della velocità».
I velo-ok risparmiati dalla furia dei soliti idioti (quelli di viale Monsignor Nogara e via Buttrio), peraltro, continuano a essere utilizzati dagli agenti del corpo municipale per i controlli sulla velocità, con risultati giudicati più che soddisfacenti dall’amministrazione comunale. Che per questo ha intenzione di insistere sulle tanto contestate sentinelle arancioni che, com’è ormai noto, se non “armate” con i dispositivi elettronici di rilevazione della velocità sono sostanzialmente innocui e servono unicamente a dissuadere gli automobilisti che abitualmente scambiano le arterie cittadine per circuiti da grand prix. —
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