Continua l’assalto ai nuovi Velo-ok: a Udine ne sono rimasti solo due su nove

Vandali in azione contro le colonnine ma il Comune non si arrende: le stiamo riparando e ne installeremo altre
Udine 29 Maggio 2019.Velox distrutto Via Marsala .© Foto Petrussi
Udine 29 Maggio 2019.Velox distrutto Via Marsala .© Foto Petrussi

Ne sono rimasti in piedi soltanto due. Dei nove Velo-ok installati dal Comune gli unici a funzionare ancora sono quelli di viale Monsignor Nogara e via Buttrio. Tutti gli altri sono stati abbattuti, danneggiati o imbrattati. «Un atto assurdo e incivile», sottolinea il comandante della polizia locale, Eros Del Longo. E a pagare il conto saranno tutti gli udinesi. Perché al momento i responsabili non sono stati individuati e così a sostenere le spese per il rispristino (in parte coperte dall’assicurazione) sarà il Comune che, nonostante i danneggiamenti, non intende arrendersi.

«I Velo-ok funzionano - sottolinea Del Longo -. Il problema è che in molti non hanno capito l’utilità di uno strumento che non è finalizzato a fare cassa, ma a garantire più sicurezza sulle strade». Nei sei mesi in cui i Velo-ok sono entrati in funzione (anche se i danneggiamenti sono stati continui, alcuni ancora prima dell’inizio dei controlli) la polizia locale lo scorso anno ha fatto 228 verbali. «A conferma del fatto - aggiunge il vicesindaco, Loris Michelini - che l’obiettivo non è quello di multare».

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Udine 05 giugno 2019 velo ok Agenzia Petrussi foto Massimo Turco


Di per sé, la colonnina di plastica arancione che gli automobilisti friulani sono ormai abituati a vedere sulle strade ad alto scorrimento di mezza provincia, è del tutto innocua. Il Velo-ok è un semplice contenitore che però può essere riempito con un autovelox e in quel caso, con l’ausilio di una pattuglia della polizia locale, diventa uno strumento in grado di rilevare la velocità e di sanzionare l’eventuale superamento dei limiti. Ecco perché quando sul ciglio della strada spunta la sagoma arancione gli automobilisti alzano il piede dall’acceleratore e così, anche senza fare multe, il Velo-ok ha svolto la sua funzione di dissuasore.

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Senza vigili i Velo-ok non possono fare multe. Ma attenzione: non è obbligatoria la contestazione immediata. Gli agenti della polizia locale devono essere presenti, ma non sono tenuti a fermare le automobili che superano i limiti: la multa può quindi essere inviata direttamente a casa perché il modello utilizzato dalla polizia locale rileva la velocità dei mezzi in allontanamento che quindi non possono essere fermati.

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«I dati confermano che nei punti in cui vengono installati i Velo-ok gli automobilisti riducono la velocità - sottolinea Michelini -. Tra l’altro noi li avevamo posizionati principalmente nelle zone dove c’era stata una precisa richiesta da parte dei residenti (in viale Monsignor Nogara e nelle vie del Cotonificio, Baldasseria Media, Baldasseria Bassa, due in via Bariglaria, Marsala, Tavagnacco e Buttrio, ndr) ma evidentemente qualcuno non ha capito».

Ma, come detto, Palazzo D’Aronco non intende fare marcia indietro, anzi i Velo-ok sono destinati ad aumentare. «I due abbattuti sono già stati pagati dall’assicurazione, li altri li stiamo sistemando e ne acquisteremo ancora - assicura Michelini -. Stiamo mettendo a punto una convenzione con la ditta incaricata che d’ora in avanti si occuperà anche della manutenzione e dell’eventuale sostituzione».

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