Più controlli con i velo-ok: tutte le domande dei nostri lettori

UDINE. Dopo i danneggiamenti in serie, che hanno minato buona parte dei velo-ok installati in città, i controlli della Polizia locale procedono spediti.
E, anzi, saranno intensificati nelle prossime settimane, come conferma il comandante della Polizia locale, Eros Del Longo, “promuovendo” anche l’effetto dissuasivo che i bussolotti arancioni riescono a esercitare sugli automobilisti, indotti ad alzare il piede dall’acceleratore in presenza dei manufatti in plastica.
Mal sopportati da molti, contestati per il costo giudicato eccessivo e ritenuti inutili dai detrattori, i dispositivi (vuoti e “armati” con le apparecchiature per il controllo della velocità durante i controlli dagli agenti della polizia urbana) sono costantemente al centro di polemiche e prese di posizione.
E anche per questo abbiamo voluto dedicare proprio ai velo-ok una chat riservata ai 50 mila lettori iscritti alla community Noi Messaggero Veneto, dando spazio a perplessità, richiesta di informazioni e perplessità sui contenitori arancioni, installati da una cinquantina di amministrazioni comunali in tutto il Friuli, cercando di fornire le risposte in tempo reale sul nostro sito internet MessaggeroVeneto.it.
Le multe
La domanda ricorrente è quella relativa all’obbligo della presenza della pattuglia della Polizia locale a presidio del velo-ok che viene attrezzato con il sistema di rilevamento della velocità. Glauco Andreuzzi, ad esempio, ha chiesto lumi sul punto.
La presenza dei vigili è obbligatoria, come in ogni controllo che avviene in ambito urbano. «Il nostro obiettivo non è incassare, ma fare prevenzione – conferma il comandante della Polizia locale del capoluogo friulano –, per questo le pattuglie sono sempre ben visibili.
E, oltre alla segnaletica fissa già presente a ridosso dei manufatti, posizioniamo anche i cartelli mobili che avvisano del controllo elettronico della velocità». La differenza, semmai, la fa l’omologazione delle apparecchiature.
Alcune, generalmente quelle più all’avanguardia, sono predisposte per effettuare la rilevazione della velocità e della targa con il veicolo in allontanamento, ovvero dopo il transito del mezzo davanti al velox: «In questo caso non è obbligatoria la contestazione immediata», rileva il numero uno di via Girardini. E dunque le multe arrivano direttamente a casa, infilate nella classica busta verde.
Gli altri invece registrano la velocità oraria con l’automobile in avvicinamento, facendo scattare subito il rilievo e permettendo agli agenti che si occupano dei controlli di fermare immediatamente il mezzo che ha commesso l’infrazione. Come ricordato da alcuni lettori nel corso della chat, anche diverse sentenze della Cassazione confermano l’obbligo della presenza dei poliziotti a presidio del velobox o del telelaser.
I costi
Andrea Zamarian ha chiesto conto del costo delle colonnine arancioni. Dipende dal tipo di apparecchio e dagli accordi presi dal Comune con la ditta che li commercializza: si va da un minimo di 900 a un massimo di 1.400 euro a dispositivo, sistema di rilevamento escluso: alcune delle aziende che li distribuiscono garantiscono anche supporto per l’installazione, monitoraggio delle strade interessate dal posizionamento nelle prime settimane (per verificare l’efficacia come deterrente) e una serie di iniziative divulgative e didattiche, per promuovere la sicurezza stradale.
Giova ricordare che i velo-ok altro non sono che colonne o parallelepipedi in materiale plastico, pensati per alloggiare gli strumenti di rilevazione della velocità. Così come sono installati non sono in grado di funzionare e dunque di pizzicare i novelli Hamilton: per i controlli vengono dotati del marchingegno elettronico e delle fotocamere che consentono di evidenziare eventuali infrazioni.
I consigli
Il forum di Noi Mv è servito anche a proporre consigli sui prossimi dispositivi da installare. «I cittadini di via san Rocco, sul segmento dalla caserma al Policlinico Città di Udine, da tanto tempo richiedono dei dissuasori – scrive Patrizia D’Antonio –. Per evitare viale Venezia e i suoi semafori, questa via viene percorsa in alternativa, con le auto che sfrecciano pericolosamente».
Anche Corinne ha formulato una proposta, chiedendo di «metterne alcuni al centro studi, in via Galilei, via Da Vinci dove ci sono le scuole e le macchine sfrecciano come desiderano».
Del Longo conferma che i residenti «hanno accolto con gioia tanto l’installazione dei velo-ok quanto i controlli puntuali che stiamo facendo e che puntiamo a intensificare prossimamente.
Al momento il comando di via Girardini ha in dotazione un unico velox mobile compatibile con le colonnine arancioni, installate a partire da aprile in nove strade cittadine (viale Monsignor Nogara e vie del Cotonificio, Baldasseria Media, Baldasseria Bassa, Bariglaria – dove ne stati posizionati due –, Marsala, Tavagnacco e Buttrio).
A questi si aggiungono due telelaser, che vengono utilizzate nei controlli più tradizionali. In presenza delle colonnine arancioni si è assistito a un calo del 56,3 per cento delle infrazioni totali e una diminuzione della velocità del 22,78 per cento; nelle ore notturne le infrazioni sono calate del 51,5 per cento mentre la velocità è scesa del 22,5 per cento.
Come annunciato nelle scorse settimane dal vicesindaco Loris Michelini, a breve il numero di velo-ok installati in città sarà raddoppiato, con l’amministrazione comunale che ha in mente di acquistarne altri nove da piazzare in strade e viali che dovranno essere individuati. —
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