Ingressi contingentati e transenne anti-folla: così Fontanini blinda il centro di Udine nei weekend

UDINE. Il Comune ha deciso. Nei fine settimana, nel caso in cui troppe persone dovessero affollare il centro storico, scatterà il contingentamento degli ingressi. Oggi mercoledì 16 dicembre il sindaco Pietro Fontanini con gli assessori Alessandro Ciani, Maurizio Franz e Loris Michelini hanno definito i dettagli, presentandoli nel primo pomeriggio ai rappresentanti delle categorie.
Domani, giovedì 17, il provvedimento sarà ufficializzato, dopo un ulteriore confronto con il prefetto Angelo Ciuni nell’ambito di una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Il piano prevede la chiusura di un perimetro compreso tra via Cavour, piazza Libertà, vicolo Sottomonte, piazzetta Marconi, via Sarpi, via Valvason e via Canciani nei pomeriggi di venerdì, sabato e domenica.
«Abbiamo stabilito quali misure adottare in caso di eccessivo affollamento del centro – ha chiarito l’assessore Ciani – fermo restando che la situazione è in continua evoluzione, e provvedimenti su scala regionale o nazionale potrebbero cambiare tutto nei prossimi giorni. E’ stata nostra cura individuare un’area centrale della città nella quale la scorsa settimana si sono creati degli assembramenti. Transenneremo alcune vie creando sei varchi di accesso – ha chiarito – facendo intervenire gli agenti della Polizia locale, i volontari della Protezione civile, la vigilanza privata e, al bisogno, le forze dell’ordine.
Ovviamente tutto sarà coordinato con questura e prefettura». I varchi per la chiusura del centro saranno sei, e saranno istituiti in piazza Libertà, in piazzetta Marconi, in via Valvason, in galleria Bardelli, tra via Canciani e via Cavour e in via Savorgnana, all’altezza di Casa Cavazzini. «Non ci saranno i contatori automatici di persone – aggiunge Ciani – ma quando si noteranno assembramenti si procederà con il blocco degli accessi. Una volta che la gente sarà defluita, riapriremo i varchi».
Il sindaco avrebbe potuto firmare una specifica ordinanza già oggi, ma per correttezza istituzionale il Comune ha preferito confrontarsi prima con il Comitato per l’ordine e la sicurezza. «Siamo costretti a fare tutto il possibile per scongiurare un incremento dei contagi – conclude Ciani – senza però arrivare alla chiusura delle attività economiche. Una terza ondata comporterebbe danni molto gravi per tutti, e questo vogliamo assolutamente evitarlo».
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