Fontanini blinda il centro ingressi contingentati varchi nel fine settimana

«Shopping e aperitivo sono importanti, ma la salute viene prima di tutto» Il primo cittadino valuterà la chiusura con il comandante della Polizia locale



Il sindaco Pietro Fontanini è pronto a “chiudere” il centro per evitare che nel fine settimana si possano ripetere scene come quelle immortalate nei giorni scorsi con «troppa gente ad affollare le vie e le piazze». Perché lo shopping e l’aperitivo sono importanti, ma prima di tutto – dice Fontanini – viene la salute. E allora ecco che il primo cittadino nei prossimi giorni intende mettere a punto un piano con il comandante della Polizia locale, Eros Del Longo per fare in modo che nel cuore del centro non si possano concentrare un numero eccessivo di persone.

«L’idea – spiega – è quella di contingentare gli ingressi». La prima ipotesi è quella di posizionare tre varchi: uno all’angolo tra via Canciani e via Cavour, uno in piazza Libertà e uno in piazza Marconi. Il modello di riferimento potrebbe essere quello già visto in occasione di Friuli Doc. «Stabiliremo un numero massimo di persone e una volta raggiunto quello, nessuno potrà entrare finché non uscirà qualcuno», precisa Fontanini.

La chiusura anti-Covid potrebbe scattare venerdì e sabato. «Quelle sono le giornate più critiche» ammette Fontanini. E, ovviamente, l’orario più temuto è quello dell’aperitivo quando molti giovani si ritrovano tra locali e bar. «La situazione del contagio non ci permette di allentare la stretta – sottolinea Fontanini –. Non possiamo assistere ad altri affollamenti che devono essere assolutamente evitati. Se dovessero ripetersi è chiaro che saremmo costretti a intervenire. Serve responsabilità. Questo non vuole dire che non si possa uscire di casa o che si debba rinunciare agli acquisti o ad andare al bar e al ristorante, ma gli assembramenti non sono possibili. So che il momento è difficile e in molti hanno dovuto fare delle rinunce, ma dobbiamo sempre tenere presente che la salute viene prima di tutto. Se andiamo in un posto dove c’è troppa gente dobbiamo rinunciare e tornare indietro. I numeri ci dicono che il virus circola ancora e non può essere sottovalutato, altrimenti – conclude – il rischio è quello di andare incontro a una nuova stretta ancora più rigorosa». –

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto