Incendio nella boscaglia sopra l’abitato di Marsure

AVIANO. Un incendio, la cui estensione è rimasta limitata grazie al pronto intervento dei volontari, si è sviluppato sopra l’abitato di Marsure. Coinvolta una lingua di bosco su un avvallamento della zona collinare, a poco meno di 500 metri di quota, nella località Grave Tamarethe, attraversata dal torrente Rot, in secca, e dal sentiero Cai Costa Longa, a levante della chiesetta degli alpini.
Visto il persistere della siccità, per niente mitigata dalla scarsa precipitazione di un solo giorno nella scorsa settimana, sterpaglie e boschi della Pedemontana sono estremamente vulnerabili.
L’incendio è stato circoscritto e domato in meno di due ore soltanto grazie all’immediato intervento, con i loro mezzi e le attrezzature in dotazione, dei volontari della locale squadra antincendi boschivi della Protezione civile, coordinata da Paolo Fedrigo.
Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri di Aviano e gli agenti della guardia forestale. «A loro va un sincero ringraziamento – commenta il vicesindaco Sandrino Della Puppa – per la tempestività dell’intervento che ha permesso di spegnere l’incendio prima che assumesse proporzioni più rilevanti, compromettendo l’ambiente naturale».
I volontari della Protezione civile di Aviano sono reduci anche dalla significativa manifestazione, realizzata nell’aula del consiglio comunale di palazzo Bassi, sulla programmazione di un eventuale intervento in caso di sisma, a quarant’anni dal terremoto che ha colpito il Friuli il 6 maggio 1976.
Nell’occasione, rientrati dalla loro recente opera di soccorso ad Amatrice, Pierluigi Nan e Dario De Mark sono stati premiati da Della Puppa e dall’assessore regionale Paolo Panontin.
Dopo la nevicata di giovedì scorso, la linea della neve si è ritirata sopra gli 800 metri, lasciando scoperta tutta la zona collinare della Pedemontana. Il secco che perdura da mesi rende i boschi estremamente vulnerabili.
Basta una distrazione, il mozzicone di sigaretta gettato inavvertitamente fra le sterpaglie o sull’erba secca, per provocare un incendio. L’appello alla massima attenzione viene rivolto a tutti coloro che, in presenza della neve in quota, scelgono di realizzare le loro escursioni nella zona collinare dei centri pedemontani.
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