Il dottor Verriello è il nuovo primario di Neurologia dell’ospedale di Udine

Il medico vanta numerose collaborazioni scientifiche e attività di ricerca. «L’obiettivo è crescere ancora e abbiamo tutte le carte in regola per poterlo fare»

Lisa Zancaner

«Crescere, diventare un centro di riferimento anche extra regionale e fare ricerca».

Sono ambiziosi, ma concreti gli obiettivi che intende raggiungere il dottor Lorenzo Verriello, che, dal 1 settembre, ricopre l’incarico di direttore della struttura operativa complessa dell’Asufc, dove lavora da vent’anni.

«Quando ho iniziato – racconta il nuovo primario di Neurologia – la Neurologia di Udine era molto diversa. Nel corso degli anni è cresciuta ed è diventata un punto di riferimento non solo regionale.

L’obiettivo – sottolinea Verriello – è crescere ancora e ci sono le competenze e le professionalità per poterlo fare».

A differenze di altri reparti, infatti, la Neurologia non soffre della fuga dei medici, non solo. Negli ultimi anni sono stati assunti nuovi camici bianchi, «giovani e motivati, con energie fresche a cui trasferire competenze da parte di chi lavora qui da tanti anni».

Le carte, insomma, ci sono tutte per tagliare nuovi traguardi.

«Cercherò di dedicare ancora del tempo alla ricerca e di coordinarla, cercando fondi e promuovendo la partecipazione a gruppi di lavoro nazionali e internazionali», spiega Verriello, che vanta un lungo e ricco curriculum sull’attività di ricerca, in particolare sula malattie neuromuscolari come la Sla, numerose collaborazione scientifiche e partecipazione a gruppi e network di ricerca.

«Udine può diventare un centro di riferimento anche per altre patologie, come l’epilessia, di cui ci occupiamo da tanti anni – dice –. Penso che in quest’ambito, con le nostre competenze, potremo diventare un punto di riferimento per il Triveneto, questo è l’obiettivo».

Ma di obiettivi ce ne sono anche altri, come portare alcuni trattamenti sul territorio sgravando l’ospedale nonché proseguire il processo di integrazione tra la struttura ospedaliera di neurologia e la clinica universitaria.

«Questo novo incarico è una sfida – conclude Verriello – perché mi pone in un ruolo diverso e questo vuol dire mettersi alla prova. Mi aiuterà il fatto di essere cresciuto in questo contesto e di avere la memoria storica di questo ospedale, con gli obiettivi raggiunti e quelli mancati.

Ora dobbiamo proseguire su questa strada e magari alzare un po’ l’asticella, sia per garantire trattamenti sempre migliori ai pazienti, sia per aumentare professionalità e competenze».

Vierriello è un ulteriore tassello che si aggiunge agli incarichi conferiti fino ad ora.

«Questo è un altro passo avanti nell’organizzazione delle strutture complesse – afferma il direttore generale dell’Asufc, Denis Caporale – si tratta di un professionista che già lavorava all’interno dell’azienda e per noi significa dare continuità.

Ormai siamo arrivati a un’alta percentuale di attribuzione degli incarichi e proseguiremo in questa direzione».

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto