Otto anni dal femminicidio di Nadia, a Dignano la marcia per non dimenticare: «Uniti contro la violenza»

In 1.200 hanno partecipato al memorial per la giovane uccisa a 21 anni dal fidanzato. Il nonno Giovanni: «Ogni sera prima di addormentarmi il pensiero va a mia nipote»

Maristella Cescutti
I genitori di Nadia Orlando. Foto Petrussi
I genitori di Nadia Orlando. Foto Petrussi

Il ricordo di Nadia Orlando è indelebile. Impresso nei cuori di tutte le 1.200 persone che ieri hanno partecipato al memorial a lei dedicato, per non dimenticare la giovane di 21 anni uccisa il 31 luglio 2017 dal fidanzato. Il comune di Dignano, la Comunità collinare del Friuli, il Centro risorsa donna “Il sorriso di Nadia”e il Centro risorsa giovani hanno organizzato “Marcia con il cuore sul fiume”, giunto alla sua sesta edizione.

I genitori di Nadia

Andrea e Antonella Orlando sono state le anime coordinatrici dell’iniziativa, sorridenti sempre, instancabili per tutta la giornata, hanno lavorato dalle 5 del mattino affinché tutto si svolgesse alla perfezione. Disponibili a stringere centinaia di mani, a ricevere abbracci di grande affetto e solidarietà.

La mamma Antonella, con l’unico ornamento degli orecchini a cuore, afferma: «Non devo pensare al perché di questa festa, dietro là c’era la mia Nadia …» difficile, impossibile, continuare il racconto. A poche decine di metri da qui, dove si è svolta la manifestazione, a Nadia fu tolta la vita.

Il ricordo della cugina

Il ricordo di quella sera è vivo in Michela, 28 anni, cugina di Nadia, un anno in meno di quanti ne avrebbe la 21enne uccisa. «Non riesco a dimenticare che io e gli altri amici di Nadia abbiamo trascorso gli ultimi giorni della sua vita qui in sagra, felici assieme, la domenica del 30 luglio – afferma –. Il giorno successivo, quel maledetto lunedì, eravamo ugualmente qui a riordinare dopo la festa, pensare che laggiù – la ragazza indica la vicina zona del Tagliamento – c’era Nadia che stava morendo è inimmaginabile. La cosa peggiore e che mi ha segnato per sempre, è quella che nessuno si è accorto di nulla. Ancora oggi non riesco a crederci. Non dimenticherò mai il suo sorriso».

Il dolore del nonno

Sulle panchine della sagra è seduto Giovanni Zuccolo, il nonno di Nadia. «Il dolore è sempre più grande – afferma –, il tempo non lo lenisce. Ogni sera prima di addormentarmi l’ultimo mio pensiero e preghiera va alla mia amatissima nipote che non c’è più». «Penso che non si superi mai un dolore del genere – aggiunge l’amico di sempre Franco Perosa – la vicinanza delle persone aiuta».

La vicinanza delle istituzioni

Di questo avviso è anche il sindaco di Dignano Gianbattista Turridano che conferma come la grande partecipazione di ieri confermi quanto sia ancora forte e vivo il ricordo di Nadia, l’affetto nei confronti della famiglia e della comunità coinvolta. Il primo cittadino ha ringraziato i genitori Antonella e Andrea e il fratello Paolo, tutti i volontari, oltre cento, che si sono adoperati per la buona riuscita dell’evento, e i numerosi amministratori comunali e regionali intervenuti. Da Vidulis parte un messaggio forte: «Le donne non devono essere lasciate sole – ha sottolineato l’assessore regionale Barbara Zilli –. L’impegno della Regione è capillare ma iniziative come queste aiutano a formare le coscienze del rispetto, soprattutto per i nostri giovani». Anche il consigliere regionale Massimo Moretuzzo ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa.

Il memorial

La marcia si è svolta senza alcuna finalità agonistica con un contributo partecipativo di 4 euro ciascuno. Il ricavato ottenuto sarà devoluto a favore della lotta contro la violenza sulle donne e per il sostegno psicologico dei giovani tramite il Centro risorsa donna di San Daniele, diretto da Corinna Mestroni, e il Centro risorsa giovani a guido di Jessica Spizzo con sede a Moruzzo, due enti, questi, voluti e sostenuti dalla Comunità collinare presieduta da Luigino Bottoni. 

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