Aggressione transfobica, Vannacci replica a De Toni: «Pensi a governare, con lui a Udine episodi di impunità»
L’europarlamentare della Lega ha risposto al sindaco di Udine, che lo aveva tirato in ballo nella sua nota di condanna rispetto a quanto avvenuto nella notte tra venerdì e sabato. «A Udine gli episodi di impunità sono all’ordine del giorno

«De Toni si faccia un gargarismo prima di parlare di ciò che non sa, e si preoccupi di assicurare condizioni di sicurezza nella propria città invece di cercare di scaricare le proprie responsabilità su altri».
L’attacco, duro, al sindaco di Udine arriva da Roberto Vannacci, europarlamentare della Lega, che, sul proprio profilo Facebook, ha voluto replicare alla nota del primo cittadino (nella quale era menzionato) di condanna rispetto all’aggressione transfobica subita da due giovani nella notte tra venerdì e sabato nei pressi del parco Ardito Desio, al termine di una festa».
De Toni su Vannacci
Nel suo comunicato diffuso nel pomeriggio di domenica, il sindaco di Udine, condannando l’episodio, aveva espressamente citato l’ex generale oggi europarlamentare come esempio negativo.
«Troppo spesso vediamo un uso cinico delle parole: per raccogliere consenso si ricorre a una semplificazione pericolosa. Questo clima può diventare terreno fertile per atti come quello che oggi condanniamo. Penso a certe affermazioni pubbliche, come quelle di esponenti politici come l’ex generale Roberto Vannacci, che alimentano divisioni e odio sociale, perché sdoganano l’idea che esista una libertà di offendere e aggredire chi è diverso».
La replica di Vannacci
La replica dell’europarlamentare della Lega non si è fatta attendere. Nella serata di domenica ha affidato a Facebook le sue critiche risposte alle parole del primo cittadino di Udine. « De Toni si faccia un gargarismo prima di parlare di ciò che non sa», esordisce Vannacci. «Si preoccupi – prosegue il post – di assicurare condizioni di sicurezza nella propria città invece di cercare di scaricare le proprie responsabilità su altri».
Non manca nemmeno un attacco diretto rispetto all’operato del sindaco: «Udine sotto la sua amministrazione si sta trasformando e episodi di impunita criminalità sono all'ordine del giorno. Ma, come nelle migliori tradizioni della sinistra il primo cittadino alla chinoa cerca di scaricare su altri le responsabilità del suo pessimo governo». Il post si chiude con un invito ad andare «a lavorare per mettere in condizioni di non nuocere chi rappresenta una minaccia per una società onesta».
L’aggressione transfobica
Le polemiche sono la coda a quanto accaduto nella notte tra venerdì e sabato a Udine, nei pressi del parco Ardito Desio. Due giovani trans che erano appena entrati nei bagni pubblici del parco, dove si era da poco conclusa la prima serata del festival Fomo, quando sono stati insultati e picchiati da due persone che li accusavano di aver utilizzato il bagno sbagliato.
Al momento, le forze dell’ordine stanno cercando di risalire all’identità degli aggressori passando al vaglio le telecamere di sorveglianza presenti nella zona.
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