Fallimenti, Pordenone solo dopo Milano

E’ la seconda provincia per insolvenza media in Italia. Ma i crac nel 2011 sono sensibilmente calati

La provincia di Pordenone è la seconda in Italia, dopo quella di Milano, a essere colpita dalla crisi economica. Il suo insolvency ratio medio (indice che misura la frequenza dei default), tra gli anni 2009 e 2011, è stato pari a 33,1 rispetto a Milano (34) e alla terza, Ancona, 32,9. E’ quanto emerge dall’osservatorio crisi d’impesa Cerved Group, leader in Italia nelle analisi delle imprese e nello sviluppo dei modelli di valutazione del rischio di credito.

Nell’ultimo triennio in Italia sono fallite circa 33 mila imprese, in cui erano impiegati almeno 300 mila lavoratori. Quasi la metà dei fallimenti ha riguardato imprese che operano nel terziario. Il fenomeno ha colpito con maggiore intensità l’industria e le costruzioni. Dal punto di vista geografico, quasi un terzo dei fallimenti ha toccato aziende del Nord Ovest (più di 10 mila), il 21 per cento del Nord Est. Sono specificatamente le aziende con sede in Lombardia a evidenziare la maggiore frequenza dei default, seguono quelle del Friuli Venezia Giulia, Marche, Veneto e Umbria. Nello specifico, tra le singole province, è Milano a evidenziare la maggiore frequenza di fallimenti tra il 2009 e il 2011: l’insolvency medio si è attestato a quota 34, toccando un picco di 39 nel 2011, per un numero tale di fallimenti che nei tre anni ha superato le tremila unità. Seguono Pordenone, con un indice pari a 33,1, Ancona 32,9, Prato 32,6 e Lucca 30,3.

Complessivamente nel 2011 i fallimenti sono stati oltre 12 mila in Italia, con un aumento del 7,4 per cento sul 2010. Dal punto di vista territoriale la crescita dei crac osservata nel 2011 non ha interessato il Nordest. I fallimenti registrati a Pordenone nel 2010 sono stati 100 (record assoluto), l’anno successivo 84. Pordenone, con un indice di 35,4 nel 2010 e 30,4 nel 2011, è settima in Italia per fallimenti ogni 10 mila imprese operative, prima in tutto il Friuli Venezia Giulia.

Quanto alle prime tre settimane dell’anno, il tribunale di Pordenone ha dichiarato già 7 fallimenti: erano stati 5 nel 2011 e uno solo nel 2010, annata che però registrò il record delle cessazioni giudiziali.

Ieri è stato dichiarato il settimo default 2012: è toccato alla Cfc srl, che si occupava di manufatti edili e prefabbricati, con sede in città in viale Venezia al civico 65. Giudice delegato è stato nominato Francesco Petrucco Toffolo, curatore Maura Chiarot con studio a Pordenone in via Vallona. L’udienza per la verifica dello stato passivo è stata fissata per il 9 maggio alle 10.

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